domenica 20 settembre 2020

IL CALENDARIO DEGLI ISTINTI DI VICENC


                                                   


                                            Patire il freddo ti condurrà alla casa dell'anima...



 CANTO D'AUTUNNO


No, non dire alla foglia che si fermi;

deve venire l'inverno.

Ammucchia la legna, mangia e aspetta,

aspetta l'ora della neve.

Patire il freddo ti condurrà alla casa dell'anima,

ti farà ricordare

il calore di un corpo in un altro corpo,

e il valore della resurrezione.

Forse non credi che dietro l'onda

che muore contro lo scoglio

sta nascendo la forma di una spiaggia,

una baia, un porto?

Quel che rende così duro il morire

è ignorare per sempre che la vita

- come un pianeta -

traccia l'ellisse di una vita più grande.

Che temi? Forse il non avere occhi,

che ti sfugga l'intenzione

di possedere le cose,

smettere di creare nella creazione?

Allora - come un aedo -

recita il tempo

nel tempo delle sillabe e dei fatti.


                                                ***

TROVA IL TEMPO


Quando all'alba la luce aprirà

le finestre dove dorme la tua mente,

saprai che nulla di ciò che vedrai

sarà lasciato al caso.

Dalle urla di dolore del pianeta

al ricordo - ancora dolce - degli orgasmi

che rendono la notte una sinfonia umana :

tutti saranno parte di te,

come tu di tutto.

Non potrai mai dirmi senza di noi, non

potrai disegnare nei giorni

un gesto altrui per te.

Il tempo 

ti fa perchè tu guadagni tempo.

E' l'anello mediante il quale la ruota gira

e il cerchio chiude il ciclo della vita.

Làsciati essere e sii ciò che sei.

Nessun altro segreto sarà così grande per te

come - oltre al possesso -

essere parte delle ore

e delle loro creature.


                                                       ***

SENZA  TRUCCO


Gùardati : ti piacciono queste rughe

perché pensi che la bellezza

dei giorni saggi e il tempo guadagnato ci abitino.

E non puoi fare a meno di contare le battaglie

combattute - nonostante il tuo desiderio di pace;

ricorda chi è partito per poco o per sempre,

delusioni e dolori inaspettati.

Tutto fa parte dell'anima che si muove

per imparare a dialogare con la vecchia vita

che dà consistenza al pianeta.

Che ironia! Perdere per vincere,

saper leggere di più con meno vista,

amare con forza nonostante tutto il male

che il solco più triste ha lasciato sul tuo viso...

Non esistono creme o trucchi utili.

Mantieni un po' d'infanzia

nell'acqua che ancora ti bagna la pelle.


                                                    ***

NIAGARA


Movimento nella quiete, ti

sveglierai nel salto,

acqua che chiami tuono d'acqua.

Verremo allora, incondizionatamente o duramente,

semplicemente per raccogliere dal tuo ruggito

un sottile scroscio di pioggia

per consegnarci - come in preghiera -

all'iride che scopre la tua caduta.

Non ci sarà né sole né oscurità,

né corpo né ombra:

l'argento freschissimo

fischierà nella nostra pelle

sott'acqua , cioè :

l'acqua sospesa

l'acqua volatile

l'acqua che assumerà

uno strano e magico senso di cielo.

Allora arriveremo

a sentirci incorporare negli occhi

l'immagine più vicina

alla creazione.

E aspetteremo la terra.




       Vicenç Llorca    da  Calendario degli istinti


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