" Non il misfatto, ma il suo annuncio, fa impallidire - anche infuriare - gli uomini ". ( Christa Wolf )
(...)La mia esperienza di psicoterapeuta mi conduce continuamente
a confrontarmi con persone che hanno capito qualcosa di
importante, di rivoluzionario, persone che hanno nuove idee
ma non trovano nessuno con cui condividerle. Le loro idee non
riguardano sempre ambiti universali dell'esistenza,non si tratta
di intuizioni che tendono a cambiare il mondo, semplicemente
si tratta di idee, pensieri,valori che attingono direttamente alla
loro vita quotidiana, al loro " piccolo mondo". Costantemente
ogni psicologo è chiamato a confrontarsi con persone che,
nell'ambito del proprio ambiente di vita, hanno intuito che
determinati aspetti sono del tutto falsi. In seguito, a questa
presa di coscienza segue la nascita di una nuova legge, di nuovi
valori del tutto personali ma che, proprio in quanto tali, non
possono essere accettati. Ebbene, proprio a questo punto, ossia
nel momento in cui le persone si fanno portavoce di verità che
non vengono nè ascoltate nè condivise, si innesta la sofferenza
psicologica. Infatti, molte volte la sofferenza psichica non è
altro che il segno della difficoltà che incontriamo per aver
capito delle cose che non vengono comprese dal collettivo. Nel
momento in cui il collettivo non accetta il nostro pensiero, si
rifiuta di ascoltare il nostro messaggio, allora siamo gioco -
forza costretti a combattere affinchè questi accetti una modalità
di pensiero diversa perchè " individuale".
Le battaglie più atroci, quelle più sanguinarie, vengono
combattute nel mondo degli affetti, ove più che mai si può
prendere coscienza di determinate contraddizioni che, per le
loro caratteristiche, divengono inaccettabili. In questi momenti
la persona si rende conto che per risolvere o affrontare una
specifica contraddizione, l'unica modalità accettabile è quella
di fare appello a una nuova legge, una legge che è scritta solo
nel cuore della persona che l'ha stabilita. Proprio per questo,
però, gli altri non riusciranno mai a intuire, nè tantomeno a
tradurre il significato della legge stessa. Capire che quello che
conta non sono le leggi imposte dalla società, ma le leggi del
sentimento, significa da una parte vivere un'importantissima
intuizione, mentre dall'altra significa dover fronteggiare ogni
sorta di impedimento da parte del collettivo. Intuizioni di questo
tipo implicano purtroppo il pagamento di un prezzo elevato:
rimanere soli, essere abbandonati da tutti, non ricevere alcun
aiuto. Le donne, che per secoli hanno dovuto subire di rivelare
importanti verità senza che qualcuno le ascoltasse o attribuisse
loro credito, sanno bene - e molto più degli uomini - cosa
significhi ricevere lo scomodo appellativo di " cassandre ". (...)
Aldo Carotenuto da L' anima delle donne
Nessun commento:
Posta un commento