lunedì 8 maggio 2017

ABBANDONARE PER REALIZZARE IL PROPRIO DESTINO 1



(...) Tutto nasce da un abbandono: le rivoluzioni, i progressi, i salti
       di qualità.
       Se ci volgiamo ai miti, le meravigliose e terribili favole che
       narrano la storia emotiva dell'uomo, le sue paure, le sue
       speranze, troviamo una schiera di eroi e di divinità che, dopo
       essere stati abbandonati, fondano città, compiono imprese
       straordinarie, ribaltano l'ordine costituito. Nel mito si
       abbandonano i figli,i nipoti, in modo a volte atroce. Ma è come
       un battesimo di fuoco e sangue, un'iniziazione necessaria: il
       bambino che era destinato a morire diventa il leggendario
       nume tutelare di un'intera nazione,il liberatore del suo popolo,
       l'iniziatore di una civiltà.
       Nelle antiche saghe irlandesi, c'è un dio bellissimo di nome
       Lug. E' nipote del malvagio Balor, dio dell'oltretomba del
       popolo deforme e violento dei Fomori. Alla sua nascita, per
       ordine del nonno, Lug è stato gettato in mare, ma viene salvato
       da un druido e allevato dal dio dell'oceano. Una volta
       cresciuto, Lug aiuterà il popolo dei Tuatha de Danaan a
       sconfiggere i Fomori. In seguito i Tuatha si ritireranno
       sottoterra per sfuggire ad una nuova ondata di invasioni, e qui
       si trasformeranno nei maghi e nelle fate delle credenze
       popolari.
       Spostiamoci in Polinesia. Il grande eroe è Maui, dio
       ingannatore dotato di poteri magici, astuto e fortissimo. Anche
       lui venne gettato in mare alla nascita , e addirittura da sua
       madre, forse perché nato brutto e prematuro. Salvato da un
       antenato, torna alla famiglia d'origine e la madre diventa la
       sua migliore amica e confidente, la complice delle sue
       malefatte. Lo incoraggia a rapire la moglie della mostruosa
       anguilla Te Tuna, che indignata lo sfida, ma viene sconfitta.
       Matui stacca la testa a Te Tuna e la seppellisce: gli abitanti
       delle isole Tuamotu raccontano che dalla testa sotterrata dell'
       anguilla sia nata la prima palma da cocco, simbolo di tutto
       l'arcipelago.
       Il dio hindu Krishna rischiò di essere ucciso dallo zio e quindi
       venne allevato in segreto e in solitudine dai bovari.
       Il dio egiziano Anpu ( Anubi ), quello con la testa di sciacallo,
       fu nascosto dalla madre nelle paludi del delta del Nilo perché
       l'invidioso zio Set avrebbe potuto ucciderlo, e crebbe con
       Iside, la moglie di Osiride, che lo avrebbe trovato e adottato.
       Quando Osiride fu ucciso da Set, Anpu ne imbalsamò il corpo
       e compì una cerimonia funebre. Questo fu considerato il primo
       funerale, il fondamento di tutta la ritualità funeraria
       successiva.
       I gemelli Romolo e Remo furono abbandonati alla deriva in
       una piccola barca sul Tevere in piena. Romolo uccise in
       seguito Remo e fondò la città di Roma.
       E si potrebbe continuare... (...)


           Susanna  Schimperna   da    Abbandonati e contenti

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