Non ti scrivo per quello...
In questo volume si raccoglie l' opera completa di Daria Menicanti, unitamente ad alcuni importanti testi in prosa.
" La poesia di Menicanti, priva degli strombazzamenti critici di cui godono normalmente i poeti ( alla moda ), pare a me, nella sua nuda semplicità e sincerità, una delle più vive e schiette dei nostri giorni " ( Sergio Solmi, 1978 ).
IL LAGO
Conchiuso tuttavia come un anello,
calmo, compiutamente
perfetto, sé riassume dentro sé.
E non linee di fuga,
ma assenze socchiude il suo orizzonte,
non impronte conserva
la liquida lama,
ma estraneo ad ogni mutazione
onda per onda si ripete
identico eternamente
come un dio che si pensa,
come un capolavoro
che in perpetuo si inventa.
E nella sua ventura
di morte interdetta
con facile sano respiro
beatamente mi ritrovo.
***
BIGLIETTO NATALIZIO A GIULIO
Non ti scrivo per quello. Capisco
bene come succede. Anch'io
ti scrivo solo oggi gli auguri del caso.
Non ti chiedo perché non hai risposto
ancora alle mie lettere. Lo so
come succede : si rimanda,
si rimanda indefinitamente
e prima ancora che per sé, si muore
negli altri.
***
PRIMA E DOPO
Prima di te l' eterno e dopo te
l' eterno. E tu nel mezzo, un dito
di vita da bere in un colpo.
***
POESIA D' AMORE
Le giornate si son fatte lunghe,
i nembi caldi, soffici; marino
quasi
il vento guerriero.
E mi porta farfalle e cartoline
e sull' angolo
te,
uno irto di capelli e di sontuose
baruffe,
ma assai caro
egualmente,
assai caro.
***
SI SCENDE INSIEME
Si scende insieme l' infelice scala
e sempre più veloce
è il piede più basso e sempre più
vicino è il punto di arrivo.
Ce ne andiamo persuasi senza più
una voce senza una veduta
o una cosa cui ancora credere.
E ci cammina accanto
la sola compagnia che ci sia rimasta :
l' ombra delle parole. Con quella
un sempre più breve futuro ci stringe.
E' l' autunno che scorcia e allegorizza
tra folti odori a far vendemmia allegra
di noi delle nostre care cose.
***
COMMUTAZIONE
Nostra sola ricchezza è il lavorìo
del cervello, ma il suo perfezionarsi
la sua costante presenza di vita
non è quale fu un' inoffensiva
gioia liberatrice. Dalle mani
oggi sfugge la sua creatività.
Più facile inventare le cose
che utilizzarle o - una volta create -
difendersi da esse
dal loro soffocante starci attorno
in una autonomia affaccendata.
La nostra componente, la ragione,
che ci parve una gioia innocente,
oggi rimane a consumare e a sfare
a consumarsi e a sfarsi.
Non fu davvero una felice idea
aggiungere alle cose del pianeta
il lungo scaleo della sapienza :
i ponti aerei, i suoi svoli in astratto.
Quello che più ignorare non possiamo
è questa nostra assidua evoluzione
il sempre più veloce commutarsi
delle cose e di noi :
questo è quel che sappiamo a cui assistiamo
ma quale sia la giusta direzione
o la meta non è dato sapere :
quel solo che sappiamo è il venir meno
volta per volta della cara terra :
restano, il quando e il come
ancora dietro il muro compagne
mai domate mai spente, le passioni -
per esse continua fra di noi
l' ostinata guerriglia, la madre -
così si disse - di tutte le cose.
Unica salvazione liberarsi
dell' io : che se ne vada il turbolento
eterno nemico, se ne vada
gravido di memorie e di offensioni
e nel suo luogo scendano le grazie
del silenzio, il sollievo
della comune solitudine.
Daria Menicanti da Il concerto del grillo
Con un linguaggio che non sempre mi appartiene, devo però dire che ci sono delle vere perle (per me, naturalmente): "prima e dopo" è una piccola chicca perfetta
RispondiEliminaSono d' accordo con te che il linguaggio sia desueto ( un po' più, un po' meno ) trattandosi di un' autrice nata nel 1914 ; le poesie inoltre sono diverse per contenuti e stile, dato che l' opera raccoglie non solo tutti i testi poetici editi ( sette ), ma anche liriche dell' età giovanile. Rimane il fascino ( per me ) di una narrazione profonda e semplice al tempo stesso, che non mi annoia mai ogni volta che mi accosto.
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