Credo nella folgorazione che si chiama incontro...
CREDO
Credo nella rivelazione dell' amore, che sconvolge la vita.
Senza questo non c'è niente.
Poi viene il lavoro, sodo e tenace,
ma col soffio che spira, col flusso che trascina.
Credo nel cuore.
Senza questo non c'è niente.
Non venite a raccontarmi di volontà e costanza.
Non c'è volontà o costanza senza cuore.
Credo nella folgorazione che si chiama incontro,
per cui vale la pena patire il dolore.
Senza questo non c'è niente.
Quando ti presenti, oltre la nebbia del mio io, ringrazio
d' esserci, nonostante tutto.
Credo nella coincidenza che mi fa posare
lo sguardo al posto giusto e nel momento giusto.
Senza questo non c'è niente.
Quante volte ho desiderato quel verso, quella pagina,
quel volto, e proprio ora, quando meno me lo aspetto,
leggo e vedo.
Non venite a raccontarmi che è soltanto un caso.
E se anche fosse, gli sarei grato come a un Dio che mi
aspetta alla finestra, con gli occhi sulla strada deserta,
oltre la nebbia del mio io.
Ecco in cosa credo.
Ora che la notte è scesa.
E il mio cuore finalmente vede.
Fabrizio Centofanti
Ecco, credo in "un Dio che aspetta alla finestra, con gli occhi sulla strada deserta" scruta, osserva chi lo nota e chi passa via senza neanche vederla, la finestra.
RispondiEliminaE' tutta questione di attenzione, il mondo, la vita, l'amore.
Siamo tutti dotati di occhi , ma i più guardano, osservano, ma pochi vedono. Perché la questione non è solamente fisica, ma riguarda l' anima, i nostri occhi interiori.
RispondiEliminaLa poesia di Centofanti ispira, sospinge a cercare ma io... io penso che per il Credo occorra essere pronti, senza ansie o speranze, senza forzature o senso del dovere. Così che il mio Credo sia un fiotto che esce e mi bagni, nonostante me.
RispondiEliminaGrazie per la tua ricerca paziente e sapiente, cara Frida.
Ciao.
Mi consola e mi avvicina sentire che - da qualche parte - oltre alle parole, mi arriva un profumo di Spirito...
RispondiEliminaAbbi un abbraccio.