" Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni e chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera" ( Libro del Levitico )
(...) Ippocrate, il progenitore dei medici, ha una grossa
responsabilità nell'errata percezione che abbiamo delle
mestruazioni. Aveva infatti osservato che nei giorni prima del
ciclo, molte donne soffrivano di emicranie, crampi, sbalzi
d'umore, dolori muscolari e che questi disturbi cessavano all'
arrivo delle mestruazioni. Ne aveva concluso che per
mantenersi in buona salute era indispensabile sanguinare,
perché questo permetteva di espellere gli " umori cattivi " che
altrimenti intossicavano l'organismo.
" Se a una donna non vengono le mestruazioni , un'emorragia
del naso è buona cosa", sostiene nel suo famoso trattato,
perché in tal modo la donna eliminerebbe l'eccesso di sangue
che l'avvelena. Così, è a Ippocrate che dobbiamo la deleteria
pratica del salasso, rimasta in uso fino al XIX secolo.
Somministrato sia agli uomini che alle donne ( anche incinte ),
ha causato numerose guarigioni definitive per decesso del
paziente.
Questa idea è sopravvissuta tanto a lungo che poco meno di
un secolo fa, nel 1920, il dott. Béla Schick formulava ancora
la teoria delle menotossine. Dopo aver regalato uno spendido
mazzo di rose a una ragazza mestruata, aveva infatti
constatato che il giorno dopo queste erano già appassite e ne
aveva dedotto che le donne indisposte producevano secrezioni
nocive capaci di far marcire praticamente qualsiasi cosa, a
cominciare dai vegetali. In seguito questa teoria è stata
invalidata, ma veniva a confermare pregiudizi molto radicati
nella cultura popolare, risalenti a tempi antichi.(...)
Elise Thiémbaut da Questo è il mio sangue ( Manifesto contro il tabù delle mestruazioni )
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