Mi fermo, contemplo l'unico pallore che risalta in quello scorcio di buio, il volto dormiente di Setsuko...
(...) Quel verso era involontariamente scivolato dalla mia bocca.
Lo ripetei a me stesso abbracciando le tue spalle, che in me
avevano trovato un appoggio. Quando ti sciogliesti dal mio
abbraccio, raggiungesti la tela non ancora asciutta sulla quale
si erano incollate foglie e fili d'erba difficili da togliere con la
piccola spatola per i colori, anche una volta riposizionata sul
cavalletto. Poi ti rivolgesti verso di me...
" Oh se mio padre ci sorprendesse in questo momento..."
Il tuo sorriso era ambiguo.
" Mio padre sarà qui in due o tre giorni", dicesti tutt'a un tratto
una mattina, durante una passeggiata tra i boschi. Preso dallo
scontento, rimasi in silenzio.
" Quindi non potremo più fare queste passeggiate", continuasti,
questa volta a voce bassa.
" Qualsiasi passeggiata si può fare, basta volerlo ".
Ancora visibilmente dispiaciuto, sentivo il tuo sguardo velato
d'apprensione poggiarsi su di me, anche se lo stormire delle
fronde in cima agli alberi sembrava voler catturare la tua
attenzione.
" Mio padre non vuole allontanarsi da me ".
" Per cui dobbiamo dirci addio ? "
La mia espressione doveva apparire contrariata quando infine
ti ho rivolto lo sguardo.
" Non abbiamo altra scelta"-
Chiuso il discorso, avevi cercato di mostrarti sorridente, ma il
pallore che in quel momento tingeva il tuo volto fino alle labbra
era indescrivibile. Come mai eri cambiata così? Eppure
sembravi affidarti a me in tutto e per tutto...
Ero stanco di pensare, e salire quello stretto sentiero di
montagna pieno di radici mi era sempre più difficile. Lo stesso
valeva per tenere il tuo passo. Lasciai che mi precedessi.
Visti da lì, gli alberi sembravano un fitto insieme di verde.
L' aria era fredda e qua e là si vedevano i piccoli ruscelli che
erano riusciti ad aprirsi un varco. Fu proprio lì che quel
pensiero attraversò la mia mente.
Ma certo! Come ti eri mostrata tanto dolce e arrendevole a me
quell'estate in cui il caso ci aveva fatto incontrare, così ti
mostravi con tuo padre, anzi, è proprio a tuo padre e al suo
continuo sorvegliarti che avevi genuinamente affidato tutta te
stessa... Non era forse così?
" Setsuko", dissi fra me e me " se sei davvero così mi piaci
ancora di più. Quando mi sarò sistemato, verrò a chiederti in
moglie, ma promettimi che fino a quel momento rimarrai con
tuo padre ". (...)
Tatsuo Hori da Si alza il vento
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