mercoledì 28 marzo 2018

SI ALZA IL VENTO 2

 
 

Mi fermo, contemplo l'unico pallore che risalta in quello scorcio di buio, il volto dormiente di Setsuko...


(...) Quel verso era involontariamente scivolato dalla mia bocca.
      Lo ripetei a me stesso abbracciando le tue spalle, che in me
      avevano trovato un appoggio. Quando ti sciogliesti dal mio
      abbraccio, raggiungesti la tela non ancora asciutta sulla quale
      si erano incollate foglie e fili d'erba difficili da togliere con la
      piccola spatola per i colori, anche una volta riposizionata sul
      cavalletto. Poi ti rivolgesti verso di me...
     " Oh se mio padre ci sorprendesse in questo momento..."
      Il tuo sorriso era ambiguo.
    " Mio padre sarà qui in due o tre giorni", dicesti tutt'a un tratto
      una mattina, durante una passeggiata tra i boschi. Preso dallo
      scontento, rimasi in silenzio.
     " Quindi non potremo più fare queste passeggiate", continuasti,
      questa volta a voce bassa.
     " Qualsiasi passeggiata si può fare, basta volerlo ".
      Ancora visibilmente dispiaciuto, sentivo il tuo sguardo velato
      d'apprensione poggiarsi su di me, anche se lo stormire delle
      fronde in cima agli alberi sembrava voler catturare la tua
      attenzione.
    " Mio padre non vuole allontanarsi da me ".
    " Per cui dobbiamo dirci addio ? "
      La mia espressione doveva apparire contrariata quando infine
      ti ho rivolto lo sguardo.
    " Non abbiamo altra scelta"-
      Chiuso il discorso, avevi cercato di mostrarti sorridente, ma il
      pallore che in quel momento tingeva il tuo volto fino alle labbra
      era indescrivibile. Come mai eri cambiata così? Eppure
      sembravi affidarti a me in tutto e per tutto...
      Ero stanco di pensare, e salire quello stretto sentiero di
      montagna pieno di radici mi era sempre più difficile. Lo stesso
      valeva per tenere il tuo passo. Lasciai che mi precedessi.
      Visti da lì, gli alberi sembravano un fitto insieme di verde.
      L' aria era fredda e qua e là si vedevano i piccoli ruscelli che
      erano riusciti ad aprirsi un varco. Fu proprio lì che quel
      pensiero attraversò la mia mente.
      Ma certo! Come ti eri mostrata tanto dolce e arrendevole a me
      quell'estate in cui il caso ci aveva fatto incontrare, così ti
      mostravi con tuo padre, anzi, è proprio a tuo padre e al suo
      continuo sorvegliarti che avevi genuinamente affidato tutta te
      stessa... Non era forse così?
    " Setsuko", dissi fra me e me " se sei davvero così mi piaci
     ancora di più. Quando mi sarò sistemato, verrò a chiederti in
      moglie, ma promettimi che fino a quel momento rimarrai con
      tuo padre ".  (...)


              Tatsuo  Hori   da     Si alza il vento
      

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