" Jean van Eyck, il primo pittore del nostro tempo " ( Bartolomeo Facio )
(...) Il ritratto detto dei Coniugi Arnolfini fu dipinto da Jean van
Eyck nel 1434: enigmatico, di una strana bellezza, senza
precedenti né equivalenti nella storia della pittura.
Ma forse - dopotutto - non è stato dipinto nel 1434: tutto ciò
che sappiamo in fatto di data sta in una frase sibillina che
funge da firma, scritta con arte, in cattivo latino sopra allo
specchio :
Johannes de Eyck fuit hic
1434
Non fecit o complevit, ma fuit hic .
Non Jan van Eyck fece o terminò questo dipinto nel 1934, ma
"Jan van Eyck fu qui nel 1434. Oppure: Jan van Eyck fu
questo ( uomo ) nel 1434."
La frase è doppiamente ambigua: non dice che il dipinto risale
al 1434, ma che in quell'anno si situa la scena rappresentata.
E si guarda bene dall'informarci se - di tale scena - Van Eyck
fu testimone o protagonista.
Pone il dipinto sotto il segno del doppio senso.
Grazie ai documenti contabili della corte di Borgogna ne
sappiamo più su Van Eyck che su qualsiasi altro pittore del
suo tempo, ma di quanto servirebbe per tessere un romanzo
(ma questo non è un romanzo, è piuttosto un'indagine,
un'analisi ) e tuttavia parti consistenti della sua biografia
rimangono oscure.
Cosa si può dire di Jean van Eyck? Il luogo e la data di nascita
sono ignoti. Gli storici lo fanno nascere in Fiandra intorno al
1390, forse a Maaseik, sulle rive della Mosa o forse altrove.
Sarebbe vissuto all'Aja e in seguito a Lilla, prima di stabilirsi
a Bruges dove morì nel 1441. (...)
Jean - Philippe Postel da Il Mistero Arnolfini
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