SI ALZA IL VENTO ( Epilogo ) 2
I miei pensieri non hanno fine. Decido improvvisamente dialzarmi e di uscire dalla baita. Come al solito sono in piedi sulla veranda. Sento il vento soffiare forte in lontananza, proveniente dalla direzione opposta a quella della valle.Continuo a stare lì, tendendo le orecchie a quel suono quasi se fossi uscito sulla veranda apposta per sentirlo.Ogni cosa, in quella valle che si distende sotto i miei occhi, mi era sembrata all'inizio un unico insieme appena illuminato dai riflessi della neve. Ora invece, mentre la osservo, si staglia nettamente nelle proprie linee e nelle proprie forme. Quasi non me ne rendo conto, forse perché i miei occhi si sono gradualmente abituati a quella vista, o forse perché le immagini che conservo nella memoria ne hanno involontariamente integrato i contorni.Ormai, tutto di questa cosiddetta valle della felicità mi è familiare.E' così: mi sono abituato a vivere qui e credo che dovrei uniformarmi a tutti gli altri e chiamarla anch'io in quel modo.Anche se dall'altra parte della valle il vento forte provoca un gran mormorìo, qui tutto giace tranquillo. Solo talvolta si sentono scricchiolii arrivare dal bosco dietro la baita.Dev'essere il vento che, arrivando da lontano, agita i rami secchi degli alberi l'uno contro l'altro. Le raffiche che riescono a oltrepassarli, muovono ad intervalli le foglie secche ai miei piedi.
Si alza un debole fruscìo.
Tatsuo Hori da Si alza il vento
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