" Si alza il vento: bisogna tentare di vivere "( P. Valéry)
(...) In quei giorni d'estate ero sempre al suo fianco, sdraiato all'
ombra di una betulla bianca mentre tu - assorta nella pittura -
restavi in piedi al centro del prato ammantato di erba susuki.
La sera,finito il lavoro,ti avvicinavi a me e insieme ci posavamo
reciprocamente una mano sulla spalla per fissare in lontananza
la linea dell'orizzonte, nascosta dai cumulonembi avvolti nel
rosso crepuscolare. Allora, al calare del buio, ci sembrava che
qualcosa proveniente dalla parte opposta iniziasse a prendere
vita...
Uno di quei pomeriggi, con l'autunno ormai alle porte, lasciato
il tuo quadro sul cavalletto, mangiavamo frutta coricati all'
ombra della solita betulla bianca. Nuvole come granelli di
sabbia scivolavano nel cielo. Poi - all'improvviso - dal nulla
si alzò il vento. Tra le foglie dell'albero sopra di noi iniziarono
a ondeggiare macchie color indaco. Si allargavano, poi si
restringevano. Quasi contemporaneamente il tonfo di qualcosa
che cadeva tra i cespugli arrivò alle nostre orecchie.
Sembrava il rumore del quadro che avevamo lasciato proprio
lì,caduto insieme al cavalletto.Subito ti alzasti per raggiungerlo
ma per non perdere l'attimo ti trattenni.
Non volevo che ti allontanassi da me.
Ti presi, e tu mi lasciasti fare.
Si alza il vento: bisogna tentare di vivere. (...)
Tatsuo Hori da Si alza il vento
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