Sono una persona liquida e sola...
UNA NAVE
Dici che sono una nave, quando dormo
una mole in movimento verso il porto
frastuono di stive e di ricordi
opachi come pesci il giorno dopo.
Sono il nocchiero e il nostromo
del fuoco orizzontale di una rotta
invado la voragine del molo
dove curva la luna.
***
FORSE
Forse sono io quell'uomo
rannicchiato in un'auto uguale
che scruta il mio stesso giornale
di programmi e risultati
senza un ricordo di cui essere geloso.
Lo scatto di trotto sbilenco
questo cuore a riposo.
***
NAUFRAGIO
Per me che sono miope
e vedo non vedo
il punto di rottura
la faglia più nascosta
leggera è in agguato una vertigine
a raccogliere la luce rasoterra
il nero della notte come avanza
quel peso della sosta.
Il digiuno, allora, è forte
la chiglia del mio sguardo
l'immagini sventrata
nessuno scivola o piange
e a galla rimane
una sillaba sola.
***
COSE
Le cose dal vero mi fanno paura
mi stanano in crepe o appigli di memoria.
Le cose che guardo
scoprendone i nervi
e quelle che sfioro coi denti
come case catturano la luce
per meglio scomporre la grana perlacea
l'ordito di polvere e foglie.
Così mi annienti, se provo
a deliziarti di cronache minute
a dirti come sei viva
in questa mezzanotte di vento
in cui non ammetti nemmeno
la mia ombra alla tua bocca
alle parole che assediano il respiro.
Sì e no una voglia
domenicale accende il finale
forse una nuvola resiste
dei pollini allo spigolo del viso.
***
PESSOA, PERSONA
Sono una Persona
liquida e sola
ostaggio di una lingua nuova
larga, nasale, ventosa.
E come lei, Pessoa.
Sono una Persona
nascosta nella storta
luce di Lisbona.
A sperare che piova.
Alberto Bertoni da Il sosia
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