Io ti credetti sulle prime un angelo...
IL SOGNO
Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema alla ragione,
troppo forte per la fantasia.
Fosti saggia a destarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e le favole storia.
Entra tra queste braccia. Se ti parve
meglio per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.
Come il lampo o un bagliore di candela,
i tuoi occhi, non già il rumore mi destarono.
Pure ( giacché ami il vero )
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
sapevi i miei pensieri oltre l'arte di un angelo,
quando sapesti il sogno, quando sapesti quando
la troppa gioia mi avrebbe destato
e venisti, confesso che profano
sarebbe stato crederti qualcos'altro da me.
Il venire, il restare, ti rivelò : tu sola.
Ma ora il levarti mi fa dubitare
che non sia più tu.
Debole quell'amore di cui è più forte la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
Forse, come le torce che debbono essere pronte,
sono accese e rispente, così tu tratti me.
Venisti per accendermi, vai per venire. Ed io
sognerò nuovamente
quella speranza per non morire.
***
ARIA E ANGELI
Due o tre volte ti amai senza conoscere
il tuo volto o il tuo nome
in una voce, in una fiamma informe.
Così talora ci percuote un angelo
per essere adorato.
Persino quando giunsi dov'eri, uno splendente
amabile nulla io vidi.
Ma poiché la mia anima, che ha per figlio l'amore,
prende membra di carne o non può nulla,
l'amore non dev'essere più sottile
della madre, ma anch'egli prende corpo:
e allora quel che eri e chi eri io chiedo
all'amore di chiedere; ed ora gli consento
di assumere il tuo corpo e far dimora
nel tuo labbro, nell'occhio e nella fronte...
***
CRESCITA D'AMORE
Credo appena il mio amore così puro
come l'avevo pensato se, come l'erba, dura
vicissitudine e stagione.
Dunque tutto l'inverno mentii, quando giuravo
il mio amore infinito, se cresce a primavera.
Ma se amore, questa medicina
che cura ogni dolore con dolore maggiore,
non è la quintessenza ma, di più,
misto è di tutto, pena d'anima o senso,
e dal sole prende il suo vigore,
non è amore né così puro né astratto
come dicono quelli che non hanno altro amore
che la Musa. Ma, come ogni altra cosa
composta di elementi, amore a volte vuole
contemplare, altre fare.
Eppure più eminente, non maggiore,
l'amore è divenuto a primavera.
Come nel firmamento il sole svela,
non dilata le stelle,
gentili atti d'amore, come bocci sul ramo,
gemmano alla radice ridesta dell'amore.
Se ( come in acqua smossa molti circoli
produce il primo ) amore
riceve tali moltiplicazioni,
queste, come altrettante sfere, fanno un solo
cielo, poiché son tutte a te concentriche.
E sebbene ogni Aprile aggiunga nuovo
fuoco all'amore, al modo di quei principi
che esigono nel tempo dell'azione
nuovi tributi, senza abrogarli in pace,
così nessun inverno gelerà
la crescita d'aprile dell'amore.
John Donne da Poesie amorose, poesie teologiche ( Trad. di C. Campo )
Nessun commento:
Posta un commento