Sia placido questo nostro esserci…
Mi muovo con te
legge che voltoli la terra.
In te voglio cadere
legge delle acque e delle maree
che guidi le comete ghiacciate
per i cieli. Tu
istruisci il più piccolo seme
e lo conduci nei suoi gonfiori
nelle putrefazioni
e lo maturi in frutti succosi.
Io scelgo te - non scritta. Non
recitata nei tribunali, poco onorata
dimenticata. Te che scuoti
a piccoli colpi ognuno dei cuori
ogni ciglio che batte è battuto da te e unghia
e crescita di pelo e cadere del dente
e ogni respiro lo induci.
Mi alleo con te che già sei mia
alleata. Riposo in te.
La tua norma mi piace. In te divento
quello che sono - nessuno - splendidamente
niente - senza peso - Adoro te.
***
C'è nella tristezza un contagio
- amore mio - e da questo si vede
che abbiamo fatto comune cuore
e siamo uno che appare due.
Allora io
insemino la gioia
in questa cosa che non consiste
però esiste e tiene entrambi appesi.
La gioia ce la metto io.
***
Volevo tutte le sbandate
essere viva fino allo scortico
essere tavolo pietra bestiale essere
bucare la vita coi morsi
infilare le mani in suo pulsare
di vita scavare la vita scrostarla
sfondarla spericolarla battermi con lei
ai suoi sigilli.
Per amore - per amore - tutto per amore .
***
Sii dolce con me. Sii gentile.
E' breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell'umano. Come ora ne
abbiamo dell'intimità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d'imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell'opera blindata dei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d'acqua e scatto
e becchettìo e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il tuo mio ardore d'essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci -
questo essere corpi scelti
per l'incastro dei compagni
d' amore.
***
Se questo è amore, mi dico. Ma sì,
questo è l'amore che conosciamo. Ora.
Amore appiccicato, che incolla
quel poco di ala modesta sulla schiena.
Amore legato. In cui si ripete la solfa
del tu e dell'io. Non siamo capaci
di essere insieme acqua e moto,
sale e onda, unica impresa spettacolare.
Come il mare laggiù, lo vedi?
Mariangela Gualtieri da Bestia di gioia
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