domenica 15 ottobre 2017

LA VERITA' - VI PREGO - ( sulla psicoanalisi )




(...) Pensare poeticamente mi sostiene e spesso mi governa. Ho
      iniziato a scrivere poesie intorno ai vent'anni: mia madre si era
      ammalata e morì di lì a poco. Poi ho capito che la poesia era
      un modo per dare una forma al dolore, quindi per contenerlo e
      anche conoscerlo. Come scrive il poeta Robert Frost : A poem 
      is an arrest of desorder. Con il tempo ho scoperto che ogni
      grande affetto ha una sua forma e così ho iniziato a scrivere
      anche per l'amore e non solo per la morte.
      La poesia, la costruzione del verso, è diventata il mio modo di
      osservare il mondo. Qualcosa che al tempo stesso mi tiene nel
      mondo, il " punto fermo del mondo che ruota", mostrandomi la
      sua bellezza, e mi distrae dal mondo, lasciandomi in compagnia
      delle immagini. Uno stato della mente che a volte può aiutare
      in seduta, e comunque facilita il compito di stare in contatto
      con la memoria, i ricordi, le attese, i sogni. Hillman parla di
     " Una base poetica della mente ". Quando hanno chiesto a
       Bromberg quali aspetti della sua storia personale avessero
       maggiormente interessato il suo interesse per la psicoanalisi,
       ha risposto :" Penso che il fattore più importante sia stato il
       rapporto con mia madre. Che non solo scriveva poesie, ma era
       poetessa per natura".
       Quello di poeta è stato il mio secondo coming out, quasi più
       difficile del primo. Il poeta è nudo. La poesia non vuole
       infingimenti. La verità. vi prego...... è un incipit poetico che
       investe l'altro del nostro bisogno di conoscenza. L'invocazione
       di Auden riguarda l'amore, ma è egualmente appropriata per
       la psicoanalisi. Analista e poeta sono figure in ascolto, alla
       ricerca di una verità personale, idioma, origine di sé e dell'
       altro. L'architetto catalano Antonio Gaudì diceva che la
       originalidad es volver ad origen.

      Si alzò e andò in bagno
      la giacca lasciando
      timida sullo schienale.
      Mossi la mano
      cercandone il segreto:
      tasche trovai cucite.
      Tornò la faccia lavata
      in sorriso. Non aveva segreto.
      Era come la giacca:
      superficie pura. Tutta faccia.


     Vittorio Lingiardi    da   La vocazione della psiche



           

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