(...) Pensare poeticamente mi sostiene e spesso mi governa. Ho
iniziato a scrivere poesie intorno ai vent'anni: mia madre si era
ammalata e morì di lì a poco. Poi ho capito che la poesia era
un modo per dare una forma al dolore, quindi per contenerlo e
anche conoscerlo. Come scrive il poeta Robert Frost : A poem
is an arrest of desorder. Con il tempo ho scoperto che ogni
grande affetto ha una sua forma e così ho iniziato a scrivere
anche per l'amore e non solo per la morte.
La poesia, la costruzione del verso, è diventata il mio modo di
osservare il mondo. Qualcosa che al tempo stesso mi tiene nel
mondo, il " punto fermo del mondo che ruota", mostrandomi la
sua bellezza, e mi distrae dal mondo, lasciandomi in compagnia
delle immagini. Uno stato della mente che a volte può aiutare
in seduta, e comunque facilita il compito di stare in contatto
con la memoria, i ricordi, le attese, i sogni. Hillman parla di
" Una base poetica della mente ". Quando hanno chiesto a
Bromberg quali aspetti della sua storia personale avessero
maggiormente interessato il suo interesse per la psicoanalisi,
ha risposto :" Penso che il fattore più importante sia stato il
rapporto con mia madre. Che non solo scriveva poesie, ma era
poetessa per natura".
Quello di poeta è stato il mio secondo coming out, quasi più
difficile del primo. Il poeta è nudo. La poesia non vuole
infingimenti. La verità. vi prego...... è un incipit poetico che
investe l'altro del nostro bisogno di conoscenza. L'invocazione
di Auden riguarda l'amore, ma è egualmente appropriata per
la psicoanalisi. Analista e poeta sono figure in ascolto, alla
ricerca di una verità personale, idioma, origine di sé e dell'
altro. L'architetto catalano Antonio Gaudì diceva che la
originalidad es volver ad origen.
Si alzò e andò in bagno
la giacca lasciando
timida sullo schienale.
Mossi la mano
cercandone il segreto:
tasche trovai cucite.
Tornò la faccia lavata
in sorriso. Non aveva segreto.
Era come la giacca:
superficie pura. Tutta faccia.
Vittorio Lingiardi da La vocazione della psiche
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