domenica 8 ottobre 2017
IL SALTO ( Elegia per un amico ) 2
(...) Il problema di morire da soli è che non lo vediamo accadere, e
le cose che succedono senza di noi ci sembrano meno reali,
incomplete, forse quasi impossibili.
Se Harris fosse morto lentamente sotto un bellissimo drappo
ricoperto di pizzi, con un tumore a stadio quattro a qualche
organo, e se una luce gialla avesse illuminato un angolo
lontano della stanza mentre noi piangevamo sommessamente,
e se tutti avessero avuto la possibilità di salutarlo o almeno di
narrare la fine della storia, allora forse potrei credere che
Harris stia meglio da morto, libero dai suoi tormenti.
Quando un tuo amico si butta sotto un treno, tu ripeti agli altri
tuoi amici che gli vuoi bene, nel caso si vogliano buttare sotto
un treno prima che tu abbia la possibilità di dirglielo. Forse
gliel'hai già detto una volta, ma lo fai ancora giusto per
scaramanzia, come per dare a tutti il permesso di perdersi il
drappo di pizzo e di morire come è morto Harris - come per
dire che con il drappo di pizzo sarebbe tutto più facile. (...)
(...) Non voglio ammettere che non avrei potuto salvare Harris
dalla morte, che non sono magica, che non sono speciale, che
non potrò mai salvare nessuno. Gli avocado maturano sull'
albero e il sole inaridisce il giardino.
Il disegno della vita è l'esecuzione di vari progetti in un lasso
di tempo ignoto, ma finito. Molti di noi non sanno quanto
durerà, quindi non sappiamo come usare il nostro tempo in
modo significativo. Quando guardo il velo nero che nasconde
la fine della mia vita, mi sento sopraffatta dalla certezza che
non userò il tempo bene come farei se conoscessi la data della
mia morte. Mi viene voglia di mollare il colpo.
Da questa prospettiva, il suicidio è un progetto razionale . (...)
(...) A che cosa serve il dolore?
Spiegazione meccanica: il dolore sposta la mia attenzione su
una ferita o un trauma e si placa quando la ferita viene
medicata o il trauma risolto.
Il dolore delle perdita si attenua se sostituisco quello che ho
perso o mi adatto ad accettare la perdita per sempre.
Spiegazione evolutiva: il dolore è un sottoprodotto dell'
attaccamento negli animali sociali. Il dolore della perdita mi
insegna a prevenire la potenziale perdita di un familiare.
Spiegazione religiosa: Dio, creatore di tutto, sa.
La vita è soltanto una sfida, ben presto tornerò in Paradiso.
Spiegazione reale: l'amore rimane. Non c'è altro conforto. (...)
Sarah Manguso da Il Salto ( Elegia per un amico )
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