Ti ho tatuato sulla pelle l'impronta del tuo tempo migliore...
Ti ho seminato in una terra di papaveri
e ho atteso che diventassi albero e radici.
Ti ho partorito dalle mie pupille sgranate
come stelle su un cielo di fango
desiderando che tu fossi l' Uomo.
Sono stata per te la neve soffice dove
affondare i passi, l'eterna vendemmia
delle tue mani. Sono stata l'oceano
delle tue braccia e ho lasciato che tu fossi
l'onda che s'ingrossa e si ritrae.
Con la lingua ho districato i nodi delle vene,
in ginocchio ho pregato, pianto in silenzio.
Ho ricamato i tuoi giorni e le tue notti
in un unico verso di poesia come sorgente
che sgorga dal fondo delle mie costole
e che mai si estingue.
Ti ho tatuato sulle pelle col mio sangue
l'impronta del tuo tempo migliore.
Io - come Dio -
ti ho amato.
frida
Splendida in questa poesia la fusione tra profondità di contenuto, ricchezza di immagini e andamento ritmico. Davvero bella!
RispondiEliminaGrazie!!!
Sono contenta che tu appia apprezzato la poesia ( soprattutto per l'aspetto ritmico... ).
RispondiEliminaGrazie a te!