domenica 21 luglio 2019
L'ANIMALE CHE MI PORTO DENTRO ( introduzione )
" Se c'è qualcosa che mi dispiace molto, se ho un dolore fisico, se ho una scadenza, se devo risolvere un tarlo interiore, se ho dei dubbi, se ingrasso, se mi colpisce un lutto, se faccio un incidente per strada - ignoro; ignoro tutto. Vado avanti, non voglio intoppi. Continuo."
Quella che l'autore racconta in questo libro è la formazione ( autobiografica ), di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi. Tentativo fallimentare - comico e allo stesso tempo drammatico - di sfuggire alla legge del branco ma, nello stesso tempo, la resa alla sua forza. La lotta indicibile e vitale tra l'uomo che si vorrebbe essere e l'animale che ci portiamo dentro.
Vista da quest'ottica,è il racconto di tanti anni passati a cercare di spegnere quel ronzio collettivo per poi ritrovarsi ad ascoltarlo- nel proprio intimo - nei momenti più impensati.
" Dentro di me continuerò a chiedermi : siete contenti di me? Sono come mi volevate? ".
In un mondo da sempre governato dai maschi, capirli è la chiave per guardare più in là. Per questo il racconto si nutre di tutto ciò che incontra: i brufoli e il sesso, l'amore e il matrimonio, l'egoismo e la tenerezza - in un andamento vivissimo, ma riflessivo che ci interroga e ci risponde fino a ridisegnare il nostro sguardo.
( f )
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