giovedì 28 giugno 2018

NE' CON TE NE' SENZA DI TE 2


I silenzi uccidono, sgretolano, chiudono porte, Nicola.
Abituano all'indifferenza. Sono scatole, contenitori di nulla. Le lacrime dense sciolgono anche gli animi più difesi. Di solito. Peccato non capirsi. E non lasciare che l'anima si diriga laddove sta al suo posto. La vacanza ha fatto male a me. Non capisco perché a te, ma non capisco perché non ne sono capace. Tu sei agguerrito, giovane. Io sto sotto la mia coperta pulciosa. Le stelle. Il mare dove confondersi. Unicità non prevedeva questo. Ma io mi adatto, perché sono perdente. Ho paura. Di te. Ci sentiremo quando i granelli, come tu hai deciso ( decidi sempre tu, del resto ), si depositeranno laggiù.
Dove non ci si può raggiungere.

    Vera


Paola  Calvetti   da     Né con te né senza di te ( Storia di una passione )

2 commenti:

  1. in questa lettera mi colpisce il passaggio in cui rinfaccia che a decidere è sempre lui, ho incontrato diverse ragazze giovani che davano tutto il potere della relazione al loro lui per paura di perderlo, accettando anche cose che non avrebbero voluto accettare, anche a me è capitato, ma questo fa male a loro ed alla relazione, fatta di un "noi", non solo di un "tu" o solo "io", è difficile costruire un noi ma la responsabilità di aver delegato il potere di scelta non è solo di lui, ma anche di lei... Un'altra cosa che mi fa riflettere è che, a volte, ci si arrende troppo presto e facilmente in una relazione, certamente a volte è salutare e necessario, ma le altre?

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  2. Un " io" e un " tu" non fanno necessariamente un " noi", che va costruito nella condivisione e nell'intimità, dove nessuno dei due dovrebbe avere il " potere assoluto " delle scelte, ma vivere in un'" amorevole democrazia" del sentire e dell'agire.
    E uguali responsabilità, ciò che poi non crei indebiti e dannosi vittimismi.

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