giovedì 28 giugno 2018

L' AMORE DANNOSO 2



(…) L'amore dannoso è cibo primario. Inizia - assai spesso - col
       latte avvelenato di un amore materno che non c'è. E nel tempo,
       diventa cibo quotidiano d'ogni sorta d'amore che si trasforma
       in tormento, in " idea spodestante", in fatica di vivere, in
       dipendenza, in costante paura di perdere l'oggetto d'amore.
       E' un amore - allora - fatto di attacchi e distacchi, di attese
       snervanti, di vuoti, di sensi di colpa e di colpe. Un amore di
      " peccati" e  di " errori" costantemente ripetuti, che mai si
       trasformeranno in patrimonio di esperienze, se non quando
       esploderanno un dolore acutissimo o la disperazione, o la
       depressione o il disagio psicologico che spinge all'analisi, al
       cambiamento, alla crescita. O- se vince la paura - all'oblio del
       rimosso.E' un amore di trappole - sempre le stesse - nelle quali
       cadere, di parti in commedia o in tragedia - sempre le stesse -
       da recitare; di ruoli intrecciati, scambiati, capovolti. Di messe
       in scena nelle quali, pur intersecando o scambiando i ruoli
       degli interpreti, pur provando e riprovando le parti, non si
       giunge mai al debutto.
       Si tratta di amori che lasciano il segno, che costringono alla
       resa emotiva, che deludono, che amplificano conflitti anche
       interiori, che vanificano il tempo e le occasioni di crescita, che
       costringono a prove estenuanti, a percorsi dolorosi e laceranti.
       Amori che espropriano le persone di se stesse, che le stritolano
       nell'incastro di vite altrui, amori che impongono l'esilio,
       allontanano dalla terra della propria identità.
       Amori mancati e mancanti, amori crudeli che si ingentiliscono
       solo a distanza, nei ricordi dell'esilio obbligato, verso il quale
       gli amanti sono spinti dal complesso dell'abbandono, dal senso
       di inadeguatezza, di inferiorità, di incompletezza, dalla paura,
       dalla vergogna, dalla mancanza di intimità, dall'incapacità di
       comunicare, di dare e ricevere amore. (…)


 Maria  Rita  Parsi  da  L' amore dannoso ( come uscire dal labirinto dei rapporti sbagliati ) 

2 commenti:

  1. Un'analisi al dettaglio, crudele e necessaria come un'autopsia, per far emergere ciò che, senza un profondo e doloroso cammino di consapevolezza personale, non è conosciuto e ti fa inciampare in meccanismi difensivi e autodistruttivi senza capire il perché e senza riuscire a far funzionare quella relazione cui tieni tanto...e che ti fa stare più male che bene...

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  2. Purtroppo! è la storia di molte relazioni. Di troppi di noi.

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