martedì 7 ottobre 2025

PRIMA DELL' ESTATE E DEL TUONO

 

                                                                         L' ora del ritorno è notte di te...




Ora che tutto brucia

e tace la peonia in fiore

ora che i nostri corpi

sono carne senza riparo


- si apre la terra al pianto


tra le mani un volto,

un corpo che non è più il mio.



                                             ***


Incontro la sera sulla creta delle mani

avvicino la candela piano al viso


dicembre sui corpi, il velo sacro del mattino


l' ora del ritorno è notte di te, dolore e canto.



                                                 ***


Attraversi da sponda a sponda

lo strato denso del fiume,

separi le mani dall' onda

il tempo sacro dell' abbandono.


Tutto grida, tende alla luce.



                                              ***


Consuma l' agonia della carne

i nervi scoperti in terra di fame

l' aria di settembre sul viso


noi siamo vento d' addio le foglie

i cuscini sudati i ciuffi di parietaria,

una breve estate di gioia.



                                      ***


Abitare il corpo dei non ritorni

indossare la veste austera del silenzio

in vertigine di sangue

memoria d' assedio rossa terra

impestata dal fuoco


anche stanotte l' angoscia del nulla,

respiro, fatica


- pietà di noi - Signore - pietà di noi.




                               Luca Pizzolitto    da   Prima dell' estate e del tuono




4 commenti:

  1. Una desolazione molto poetica, tutto e’ dolore e canto.
    massimolegnani

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  2. Sì. Mi sono chiesta se postare questo testo ( secondo me molto ben scritto ), ma non vorrei poi essere conosciuta come la " dama dark "! Tuttavia, con tutte le ricerche fatte, mi capita che i testi più belli siano in gran parte quelli collegati al dolore. Per la verità, questa è solo una conferma : la medesima caratteristica l' avevo già notata ai tempi del liceo ; prima e dopo lo studio di Leopardi.
    Ho deciso che valeva la pena pubblicarlo perché - come giustamente sottolinei anche tu - è un dolore " cantato ", che smuove cioè tante corde del cuore, non solo quelle del lutto.

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    1. e hai fatto bene a pubblicarlo. Il dolore e la sua sorella, malinconia, sono molle potenti per la poesia e il canto
      massimolegnani

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  3. Sono d' accordo. Sia buona la tua sera !

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