giovedì 9 ottobre 2025

SONETTO SHAKESPEARIANO

                                                                   Muta pensiero, sì che muti anch'io....




Vergogna nega che tu senta amore,

amica così improvvida a te stessa :

da mille amata, la mia dea non cessa

nutrire ai pretendenti il suo livore.

Temperie tua possiede odio rapace

che contro te non perita tramare :

rovinerà il prezioso lacunare,

la reggia dove dovresti avere pace.

Muta pensiero, sì che muti anch'io;

al che albergare un sentimento ostile ?

Come nel volto, in cuore sii gentile,

abbiti cura per l' amor di dio.

Fatti per l' amor mio doppia e diversa :

che o l' una o l' altra dea non mi sia persa.



                           Sonetto n 73   ( W. Shakespeare )



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