giovedì 16 ottobre 2025

RADICAMENTI

 


                                                      Ci vuole coraggio e ho un solo cuore per fallire...



" Poesia è il mio oltre, è incantamento. Melodia ancestrale che si esprime in parole, schegge di metafore che vivono di vita propria. La risposta alla mia fame di emozioni. Un luogo recondito che raccoglie piccoli sogni, fotogrammi, immagini, ricordi da cui emergono l' amore, il dolore, la vita, la morte. Hanno un cuore le poesie, qualche volta ci abiti la notte. Una spiaggia di ciclamini, come se venissero dalla pioggia. Le poesie sono come me : sono solo parole, ma a volte sembrano fiori ".




Dovrei imparare dal rododendro

a non lasciarmi addormentare mai.

Occorre coraggio

e ho un solo cuore per fallire.

Un peso

tutto questo tacere di ferro.

Credo a quel ragno

che ci portiamo dentro

alle infinite

piccole stanze dei respiri.

Ho tessuti di sonno

come speranze

fumanti d' inquietudini.

Siamo molte paure.

Le maniche lunghe dell' attesa

talvolta come orologi ad acqua

sui muri dell' assenza.

Credo nell' amore

che governa le vene.

Lo stesso rosso

dei molti cieli rimasti a dormire

nelle mie mani.



                                                    ***


PREFERISCO IL SONNO DELLA VOLPE


Parlarti dello scarto della luce

che cova il mio sentire qui per terra.


Sono tra le piante diventate secche

quando penso.


In tutto identica a quella camelia che mi regalasti

e che morì per troppa acqua

o forse chissà, per troppo amore,

ché si vive per il troppo o il troppo poco.


E' così che succede, un giorno ti svegli

nella vita breve delle cose

come se la mano imbrattata di dolore

toccasse foglie che un tempo erano felici.


Guarda quella bambina, dici

aspetta un mutamento.



                                               ***


Da bambina avrò cura di me,

colmerò quel diaframma sciancato

dei giorni felici ;

questo essere tana e nido d' aria,

mi crescerò da dentro.

Ho sognato

nell' enorme spazio del mondo

un albero solo

un alfabeto di rami

il punto in cui si spezzano

quando sono stanchi di esistere.



                                                ***


Ho avuto freddo sulla maniglia delle porte,

di tutto il tempo che mi chiude dentro

ho sempre uno spazio, un angolo cieco.

Esistere è un finto bouquet di fiori

un cappotto in estate

un condominio senza appartamenti

un dolore di muri affrescati

un passo che non so di avere

il lato opposto delle mie stesse ragioni

un andarsene senza esserci mai stata.



                                                  ***


Come quando mi guardi

e hai una specie di dolore

dentro agli occhi

e fai rumore

o un traffico di stelle

e costruiamo insieme

argini per formiche.

Un perimetro di terra

tra ciottoli e ferite.

Dimmi che va tutto bene

fino alla pelle delle cose.




                              Anna Maria  Scopa     da   Radicamenti



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