venerdì 14 aprile 2023

INEDITI DI YURI SASSETTI

 


                                                               Pallido raggio di luce...




PERTURBAZIONI


(Pallido raggio di luce tu

bacia la fronte, ma di chi ha

più fede ).

Foschi incubi di croci

ammantano

l' onirismo delle mie notti

turbate.

Torbide sempre, torbidissime.

E' difficile aver fede - cos'è in 

fondo?

Deresponsabilizzazione

dell'essere -

fiducia in chi non comprende,

fedeltà quibus infidelis sunt,

astrattezza.

( Ticchettìo, assillo, stridìo.

Lo strazio dei miei figlioli.)

Afflitto dal minuto, preda del

tempo

palude dell'essere, affascinante

timore.

Fra poco ne sarò libero... o

forse no.

Lo sguardo vitreo di certi

piccoli esseri

viventi - bambini - coleotteri

dalle corte elitre -

disturba il mio io - quasiio-

maipiùio.

Stridulazioni, fortissime

stridulazioni.

Acufene.

(Porta chiusa, auto presa

autostrada, tempo grigio ).

Vecchie fabbriche intrise

d'amianto e

carbone, amianto e carbone...

pallide sempre, pallidissime.

Odio il sapore del caffè,

il colore del caffè, il rumore

del caffè bevuto di fretta - lo

sento ancora -

 il silenzio, sempre

silenziosissimo, di un bar

pieno.

Fischio.

( Andando giù mi chiedo cosa

avrà chi ha più di me lassù ).

Gradini alti, gradini bassi, in 

fondo

a nessuno sembra dispiacere

la

fatica che si fa nell'ascesa;

da un'altezza nuova

il vento, fortissimo vento.

Inspirazione, astenia, distonia

-

saluto a un  Sole vuoto.

Non voglio la pietà di nessuno.



                                                 ***


M


" Sehnsucht ".

Sulla pagina per metà bianca

s'incunea l'occhio secco.

Orgia di aspirate sibilanti

cui solo Eichendorff colse

l'essenza.


" Nostalgia, anelito, brama",

si confonde il ritmo, mutano

significati e significanti sul

Klett.

Interstizi a poca luce illuminati

di un senso che sta nel senno

del sogno.


" Lemma intraducibile

letteralmente ".

La via del rifugio è un vicolo

cieco,

ma è nel vuoto divagare che

mi si offre la visio in somniis:

una ciocca rossa - sehnsucht;

ora comprendo.



                                            ***


RIVELAZIONI


Dovrei perdonare la mia vita

terrena, votata a un'ignobile

erotismo, eretica esistenza

che rifugge ogni beata vista?

A  volte mi sento un gomitolo

di lana avvolto tra le sue stesse

spire, volte di fili intrecciati

visibili solo a volte.

La mia colpa è primigenia:

agire senza essere compreso.




                            Yuri  sassetti      Inediti   



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