Pallido raggio di luce...
PERTURBAZIONI
(Pallido raggio di luce tu
bacia la fronte, ma di chi ha
più fede ).
Foschi incubi di croci
ammantano
l' onirismo delle mie notti
turbate.
Torbide sempre, torbidissime.
E' difficile aver fede - cos'è in
fondo?
Deresponsabilizzazione
dell'essere -
fiducia in chi non comprende,
fedeltà quibus infidelis sunt,
astrattezza.
( Ticchettìo, assillo, stridìo.
Lo strazio dei miei figlioli.)
Afflitto dal minuto, preda del
tempo
palude dell'essere, affascinante
timore.
Fra poco ne sarò libero... o
forse no.
Lo sguardo vitreo di certi
piccoli esseri
viventi - bambini - coleotteri
dalle corte elitre -
disturba il mio io - quasiio-
maipiùio.
Stridulazioni, fortissime
stridulazioni.
Acufene.
(Porta chiusa, auto presa
autostrada, tempo grigio ).
Vecchie fabbriche intrise
d'amianto e
carbone, amianto e carbone...
pallide sempre, pallidissime.
Odio il sapore del caffè,
il colore del caffè, il rumore
del caffè bevuto di fretta - lo
sento ancora -
il silenzio, sempre
silenziosissimo, di un bar
pieno.
Fischio.
( Andando giù mi chiedo cosa
avrà chi ha più di me lassù ).
Gradini alti, gradini bassi, in
fondo
a nessuno sembra dispiacere
la
fatica che si fa nell'ascesa;
da un'altezza nuova
il vento, fortissimo vento.
Inspirazione, astenia, distonia
-
saluto a un Sole vuoto.
Non voglio la pietà di nessuno.
***
M
" Sehnsucht ".
Sulla pagina per metà bianca
s'incunea l'occhio secco.
Orgia di aspirate sibilanti
cui solo Eichendorff colse
l'essenza.
" Nostalgia, anelito, brama",
si confonde il ritmo, mutano
significati e significanti sul
Klett.
Interstizi a poca luce illuminati
di un senso che sta nel senno
del sogno.
" Lemma intraducibile
letteralmente ".
La via del rifugio è un vicolo
cieco,
ma è nel vuoto divagare che
mi si offre la visio in somniis:
una ciocca rossa - sehnsucht;
ora comprendo.
***
RIVELAZIONI
Dovrei perdonare la mia vita
terrena, votata a un'ignobile
erotismo, eretica esistenza
che rifugge ogni beata vista?
A volte mi sento un gomitolo
di lana avvolto tra le sue stesse
spire, volte di fili intrecciati
visibili solo a volte.
La mia colpa è primigenia:
agire senza essere compreso.
Yuri sassetti Inediti
Nessun commento:
Posta un commento