lunedì 26 agosto 2019
ODE A ORLANDO SORA ( prefazione )
(…) Essere ,la gemma poetica che qui viene presentata, è il salmo
di Fabio Tombari, una cristallina meditazione sul miracolo
dell'esistenza. Come nel Paradiso di Dante e nel Faust di
Goethe, i versi di questo poemetto si dilatano in spirali
vertiginose ai limiti della sopportazione sintattica, fino ad
espandersi in concatenazioni di verbi all'infinito che danno un
senso di eternità e assoluto.Tuttavia, come tutti i filosofi mistici
sanno,l' Essere con cui Tombari si mette in ascolto, non è realtà
metafisica e vuota, inattingibile e atemporale, ma è vicinissimo
a noi, è hic et nunc, è sia dentro che fuori di noi, è fluido che
irriga le nostre umili vite terrene.Tombari canta infatti il mistero
dell'incarnazione, il nascere innocente come uomo, animale o
fiore, come humus, terreno fertile su cui germoglia il soffio
vitale e fuggente dell' Essere. In noi - dunque - l' Essere si fa
carne, prende forma e corpo, e ritrovarlo, sentirlo, viverlo " fino
a morirne " è il nostro compito di veri esseri umani, così da aver
" l'aurora dentro e risvegliarla in chi dorme ".
Altrimenti neanche sbocceremmo come farfalle alla luce dell'
autentica vita, ma resteremmo sempre e soltanto bozzoli, larve,
" tetri ospiti " di una pallida Terra. (…)
Giuseppe Panicucci da Essere
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