mercoledì 28 agosto 2019

FOLLIA E SALVEZZA ( introduzione )



" Siamo tutti imbarcati ", diceva Pascal.
Dove? Sulla nave dei folli, risponde Hieronymus Bosch. A inseguire vanità delle vanità, dominati  dai  maledetti miraggi dell'invidia e dell'avarizia.
Ci salveremo dalla perdizione e dal naufragio? Sarà la misura dell'ironia o la ragionevole fede dell'umanista Erasmo a offrirci una speranza? O soltanto la follìa nella fede del Cristo deriso e crocifisso potrà riscattarci?
Ma negli inverni e nei sinistri  carnevali di Bruegel il Vecchio regnano unicamente la violenza e la lotta per sopravvivere, in un gioco tremendo e crudele che nessuno ormai ha la forza di trascendere.



                                        

4 commenti:

  1. eh, è proprio questo, no? smettere di prendersi cura perché non si vede. e se non si vede si dimentica. e se si dimentica ci si isola. e quando si diventa isola poi si sopravvive e basta. a qualsiasi costo

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  2. La sequenza non fa una grinza :
    disperatamente vera, ahimè!
    ( ma se partissimo dall'inizio, per mettere in atto un cambiamento? forse potremmo arrivare alla conclusione " non a qualsiasi costo! " . Forse potremmo trovare nelle fasi intermedie una qualche ragione… forse… forse…).
    Grazie per il passaggio.

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  3. Io voto per l'ironia. L'ironia più che la fede, la fede nell'umanista o la fede nella fede. L'ironia può salvare anche dal diventare "isoli" o dagli idoli. Io voto l'ironia

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  4. Ognuno a questo mondo cerca la propria " salvezza" come vuole. O come può ( quando non si può scegliere…)
    Grazie per il tuo intervento.

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