domenica 25 agosto 2019
LA FOLLIA E' ANCHE IN NOI 3
LA POESIA DI MARGHERITA
(…) Margherita è stata una giovane schizofrenica che ho seguito
dagli anni in cui sono giunto a Novara,e che morirà poi suicida.
Vorrei ricordarne non la sintomatologia allucinatoria e delirante,
ma una poesia che sgorgava dal suo cuore dilaniato dall' angoscia
della morte, e dal desiderio della morte. Sono parole ferite che
dicono la sensibilità e la ricchezza della sua vita interiore, che la
malattia non è riuscita a devastare.Sono la testimonianza bruciante
di dolore e di speranze infrante, che andavano alla vana ricerca di
schegge impossibili di luce. (…)
Si tocca il fondo
quando si diventa indifferenti
anche al proprio dolore.
Quando ci si aggrappa alla morte
per ricevere un po' di affetto
postumo.
Quando non si ha più niente da ascoltare,
più niente da dire, più niente da vedere.
Quando una bocca parla
e non se ne sentono i suoni.
Quando l'indifferenza
ti strappa alla vita
negli acquitrini del nulla.
Quando il disgusto è tanto forte
che non dà spiegazioni.
Quando il dolore tace sommesso
e, annientato dal suo stesso silenzio,
diventa come pietà.
Quando hai le braccia distese
e non sai che fartene.
Quando le lacrime si sono come rapprese negli occhi.
Quando quell'urlo di disperazione
è diventato afono,
e tu gridi, gridi,
ma non ti sentono.
Ma continui a sprecare la tua lealtà
e aspetti nel tempo
con umiltà.
Eugenio Borgna da La follìa che è anche in noi
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