... di te perché non avevo niente da fare...
IN UN ABBRACCIO
Al riparo dall'incuranza
di tutte le stagioni
e la collera sui vetri
di un incessante temporale,
non ci tocca
ora
il tempo
e il ritorno delle ombre deformate.
Io e te,
volto disteso
che ride a singhiozzi
davanti alla serietà
della tristezza
e alla derisione malinconica
degli scettici seduti.
Io e te,
quando siamo l'uno
dentro l'altro,
come se la nostra passione
altro non fosse
che un grido di rabbia
contro questa vita
per averci concesso
solo questa vita.
***
QUANDO SONO TRA LA GENTE
Quando sono tra la gente
e osservo una donna che non sei tu,
una donna estranea,
mi chiedo se un giorno
io potessi essere
estraneo a questo giorno
dove io ti amo.
Quando sono tra la gente
che si odia e non si divide,
per solitudine
o per mancanza di coraggio,
trema la mia vita
nel pensarti
un giorno
estranea a questa notte
dove tu mi ami
queste paure
vengono a trovare
le mie ore
ovunque sono.
***
PER UN ATTIMO
I miei giorni
non avevano passato
e fra un tramonto e l'altro
non cercavo più
lune sempre diverse.
Non attendevo stagioni
al varco del tempo
e le mie malinconie
non correvano più
per rifugiarsi nei portoni.
Sentivo il mondo
con l'universo tutto
non esistere più :
era tutto lì
in te.
***
DI QUESTO INVERNO
Restano specchi d'acqua
dai quali sono migrati
gli uccelli e la luce.
Anche voi,
grigi del cielo,
avete assistito
giungere
alle destinazioni ignote
tutte le foglie?
Noi abbiamo visto
la mano della neve
appoggiarsi sulla bocca
di tutte le cose.
Il suo freddo
ci ha raggiunti;
poi i ricordi
ora teneri
ora tremendi
e siamo rimasti lì,
nudi.
Più degli alberi.
Salvatore Annunziata da Dello stesso amore
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