Gli sposi stanno nel letto a bisbigliare...
Gli sposi stanno nel letto a bisbigliare
hanno imparato la lingua dei tarli e sotto la coperta di piquet stanno tutta la notte a
bisbigliare
il bambino nel suo sarcofago dovrebbe farsi sentire, o ansimare un po' più forte,
invece rimane in silenzio, finge di dormire
crescendo imparerà a riconoscere i personaggi
di queste penose commedie notturne
adesso il flusso delle immagini scorre veloce
i corpi vengono trascinati lungo il corridoio
i volti sono macchie biancastre
che scivolano verso la stanza
luminosa delle incubatrici.
***
Notte fonda. Squilla il telefono, andiamo a rispondere ma dall'altra parte nessuno
parla. Ripetiamo di nuovo la domanda.
Adesso forse - per un attimo - un respiro... un colpo di tosse...
o forse niente, ancora niente, era solo un disturbo sulla linea.
" potrebbe essere lui? Ma a quest'ora? Vorrà parlare con la moglie? Con la figlia? Ma
quale? Con la piccola, quella che ha più bisogno..."
e allora perché non dice nulla?
i morti, per natura, non parlano.
***
Davvero fu un gesto di grande coraggio, attraversare da solo tutto il bosco
per raggiungerci nell'anno giusto, scritto a penna dietro la fotografia
quando ancora eravamo tutti, con le mani sulla tovaglia
e il filo d'oro dei discorsi, i nostri semplici discorsi, che brillava
per l'ultima volta
sull'orlo dei bicchieri.
***
In fondo a un armadio abbiamo trovato la tua camicetta nera, quella
semitrasparente, smanicata e con gli strass che indossavi quando ti esibivi nei
ristoranti di Amsterdam o di Praga, ricordi?
Passavi tra i tavoli conciato in quel modo,truccato perfino : l'eye - liner e la matita
sotto gli occhi, il rossetto scuro rubato a qualche amica di tua madre
quando si abbassavano le luci cominciavi a dimenarti, come uno scalmanato,
facendo tutte quelle mossette un po' oscene.
Provavi a farci divertire.
E ci riuscivi.
Agostino Cornali Inediti
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