mercoledì 14 dicembre 2022

L'ORA PRESENTE DI BONNEFOY



                                                       Le occorreva non sapere...




Quelle mani che si avvinghiavano a lei, di notte,

le sentiva innumerevoli, non cercava 

di dar loro un volto. Le occorreva 

non sapere, desiderando non essere.


Anima e corpo, per stringere le vostre dita, unire le vostre labbra

davvero occorre l'approvazione degli occhi?

Pensano i nostri occhi, che il linguaggio obbliga 

a sventare senza posa troppi inganni!


Psiche aveva amato che il non vedere

fosse come il fuoco quando avvolge

l'albero di qui degli altri mondi della folgore..


Eros, lui desiderava tenere tutto quel volto

tra le mani, non l'abbandonava

che con vivo rammarico ai capricci del giorno.



                                           ***


LE NOSTRE MANI NELL'ACQUA


Noi agitiamo quest'acqua. In essa le nostre mani si cercano,

talvolta si sfiorano, forme spezzate.

Più in basso, è una corrente, qualcosa di invisibile,

altri alberi, altre luci, altri sogni.


E guarda, sono anche altri colori.

La rifrazione trasfigura il rosso.

Era un giorno d'estate? No, è il temporale

che " cambierà il cielo" e fino a sera.


Noi immergevamo le mani nel linguaggio,

vi afferrarono parole delle quali non sapemmo

che fare, non essendo i nostri desideri.


Noi invecchiammo.  Quest'acqua, nostra trasparenza.

Altri sapranno cercare più nel profondo

un nuovo cielo, una nuova terra.



                                                      ***


IO TI OFFRO QUESTI VERSI...


Io ti offro questi versi non perché il tuo nome

possa mai fiorire in questo suolo povero,

ma perché tentare di ricordarsi,

sono fiori recisi, il che ha senso.


Certi dicono, persi nel loro sogno" un fiore",

ma significa non sapere che le parole tagliano,

se credono di designarlo, in quel che nominano,

trasmutando ogni fiore in idea di fiore.


Tranciato il vero fiore diventa metafora,

questa linfa che cola, è il tempo

che finisce di liberarsi dal suo sogno.


Chi vuole avere, talvolta, la visita deve amare

in un mazzo che abbia solo un'ora,

la bellezza non è offerta che a tal prezzo.



                                             

                          Yves Bonnefoy da   L'ora presente ( da Poeti contemporanei francesi , Trad. di M. Borio )




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