Tante cose ho amato di te...
La poeta ama definirsi : " Medico, psicoterapeuta, anche ebrea, in più lesbica, persino mancina..."
LO REUIA
Lei mi ama
e ciò alza le mie quotazioni
sul mercato degli affetti.
Ho quei brutti nei,
sono tutta storta,
la faccia stropicciata
e i fianchi molli,
amata tutta, così.
Nevrotica, ossessiva, iper - reattiva,
spelacchiata
rauca e bianca fosforescente,
addirittura desiderabile mi vede.
L' amore - diceva la poetessa -
non è cieco :
è un dio i cui bislacchi criteri
sfuggono
alla gravitazione
e alla termodinamica,
perciò noi vediamo disordine
dove lui crea mondi.
***
SIAMO ICARO
Sai cosa avrei voluto?
Che fosse come un'irruzione:
" io sono l'amore ".
Punto.
E che le nostre vite
trasfigurassero
letteralmente
a questa rivelazione.
Adesso aiutami a scrivere
l'avversativa,
adesso non lasciarmi sola
con le mani nel fango dei giorni
a coprirmi dagli sguardi sporchi
di chi non c'entra
e ha ingarbugliato tutto.
Adesso non andartene
da questa trincea
che doveva essere volo,
da questa guerra
che ha trasformato i minuti
in sacchetti di sabbia.
Doveva essere volo
e in parte ce l'ha fatta
perché cadiamo in picchiata,
mio passero
mia ala sinistra
mia creatura piumata sontuosa adorata
troppo vicine al sole.
***
PENSARTI
Tante cose ho amato di te
ed erano tutte facili.
Non è complicato
godere della bontà
o bearsi dei tuoi sguardi,
e la tua voglia
che meraviglia.
Ora io amo la tua distanza
come si può amare un coltello
che entra fino al manico.
Amo il tuo silenzio
che mi riempie di universo
di assoluto
di buio.
Amo il dolore
perché me lo dai puro
come puro era il piacere,
forse.
O forse amo questo vuoto
perché mi rarefà
la coscienza.
Rinuncio alle finte conversazioni,
a quel bisogno di parlarti
che non è più comunicazione,
all'incontro diventato scontro,
mentre ti guardo
ricordando ogni particolare
della mia remota Australia.
Nascondo il pensarti
in bella vista.
***
MATERNITA'
Grazie a dio,
che forse esiste,
niente figli.
Grazie a un caso
o a una scelta istintiva
o a una remora
che ha trascinato la questione
fin oltre il limite,
non sarò io
ad abbandonare.
Non sarò
la tua risposta sbagliata,
la tua delusione più cocente,
il demone che ti porti dentro.
Non sarò io
il primo tradimento,
il coltello ficcato in gola,
il fantasma che ti segue
in sogno,
l'ombra lunga delle giornate
fredde.
Non sarò io
la viscerale incomprensione,
il ricatto fino all'ultimo respiro,
il picchetto sbandierato d'amore
oltre il quale la disobbedienza
entra nell'illegale biblico.
Lontana più di un metro,
la lama della mia lingua non ti taglia,
ti sfiora.
A una distanza antalgica
i miei tentacoli di bisogno
non arrivano ad avvilupparti,
a soffocarti.
La gioia
di non sapere
che significa
quel potere senza controllo,
di non aver dovuto capire
la fatalità dei miei difetti
addosso a qualcun altro.
Il sollievo di non sentire mai
lo strappo dalla mia pancia,
l'altro da me, che è stato me
e che mi accusa.
La certezza che nessun processo
né nessuna gogna
saranno mai come un figlio
che ti imputa le tue vere colpe.
Un angelo ha steso la sua ala
sulla mia testa
e mi ha risparmiato
dalla conoscenza carnale
della maternità,
dalle quinte di dolore
che questo teatro
vuol farmi credere di amore.
***
IL MOMENTO PRIMA
Quanto hai pianto,
così tanto,
che i tuoi singhiozzi
scuotevano le mie stesse spalle
mentre me ne andavo.
Mi ricordo quelle mattine
chiare d'aprile,
i nostri giovedì al mare
sulla spiaggia ancora deserta,
i tuoi vestiti di petali,
gli occhi tuoi poggiati
al collo
agli zigomi
al seno,
quanto speravo
in noi.
Ma no,
non era speranza,
non la chiamavo così,
ci stavo dentro in silenzio
volendo credere,
in attesa.
Secoli di lune e menopausa,
istanti interminabili
di guerra e clangori,
ci sono state canzoni e partite
e tanta acqua verdastra sotto il mio balcone.
Sii felice, mio amore perso,
creatura bellissima sul bordo della magia,
eppure così vera, così stropicciata e dolente,
ti ricordi il momento prima di baciarci?
Così vorrei tu ti sentissi
così voglio sentirmi
con un tremore di gioia
sospeso
prima della vita
che è la vita.
Anna Segre da La distruzione dell'amore
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