martedì 29 agosto 2017

IL MISTERO DELLE COSE 1

 
 


                       " La vita fà l'analisi; la morte si incarica della sintesi."( Robert Sabatier )



MEMORIA, LUTTO E OBLIO

(...) Riguardo al grande tema della memoria e del suo rapporto con
      il lutto e con l'oblio, in psicoanalisi,  il problema della
     " dissoluzione dell'oggetto " è al centro di ciò che Freud  ha
      definito come lavoro del lutto  : la semplice presenza
      lascia il posto all'esperienza dell'assenza. E non è forse questo
      l'elemento primario del lutto? L'affetto luttuoso non segnala la
      perdita dell'oggetto, il suo assentarsi definitivo e senza
      ritorno? L'oggetto perduto scivola nel regno dei morti, non è
      più con noi, ci ha abbandonato.
      La perdita reale dell'oggetto amato ( " sovrainvestito
      narcisisticamente" secondo Freud ) rende possibili due diverse
      reazioni: quella di chi non riesce a liberarsi dal vincolo con
      l'oggetto perduto e si trascina addosso la sua ombra pesante,
      smarrendosi e tormentandosi per la sua assenza irrimediabile
      e, dall'altra parte, quella di chi opera un lavoro della memoria
      attorno al vuoto lasciato dall'oggetto perduto; un lavoro che
      richiede certamente tempo, dolore e fatica psichica ma che,
      una volta compiuto, può permettere l'elaborazione simbolica
      del trauma della perdita e il ritorno alla vita.
      Secondo Freud, la prima reazione si definisce come reazione
      melanconica , la seconda descrive invece l'esperienza del
      lutto come lavoro . Ma mentre nella reazione melanconica il
      soggetto non è mai giunto a un'esperienza radicale dell'assenza
      dell'oggetto perché esso è rimasto sempre presente , anzi è
      diventato, pur nella sua assenza materiale, una presenza
      insistente che assilla la vita del soggetto e impedisce
      qualsiasi progettazione dell'avvenire ( infatti, nel sentimento
      melanconico tutto resta inchiodato al tempo della perdita, tutto
      è perduto, tutto è già avvenuto ), nel lavoro del lutto l'assenza
      dell'oggetto è simbolizzata come tale . (...)


        Massimo Recalcati   da   Il mistero delle cose

Nessun commento:

Posta un commento