sabato 15 luglio 2017

MEGLIO SOLE 1



(...) Un amore finito male, un matrimonio fallito, i figli che
      lasciano la casa paterna. Di solito comincia così il cammino
      della donna verso una reale emancipazione. Comincia sempre
      con un dolore, un abbandono, una perdita. Comincia sempre , e
      procede, faticosamente.
      Fino a quel momento noi donne siamo state troppo assorbite
      dal compito di amare gli altri: il marito, il compagno, i figli.
      E' un compito impegnativo che richiede - almeno così crediamo
      e ci hanno insegnato - una dedizione assoluta. Questo compito
      ci ha fatto dimenticare i nostri sogni più riposti, i nostri slanci,
      le nostre speranze di adolescenti. Ci siamo estraniate da noi
      stesse e non sappiamo più ritrovarci.
      Dieci, vent'anni passano in un soffio; ci guardiamo alle spalle
      solo quando un evento speciale ci scuote all'improvviso e ci
      coglie impreparate : uno di quegli eventi che sconvolgono la
      vita, come la fine di un amore o la perdita di qualcuno che
      amiamo. Abbiamo forse creduto di essere donne diverse dalle
     nostre madri, di essere capaci di meritare il riconoscimento del
     nostro valore e della nostra competenza; abbiamo creduto di
     aver contribuito al cambiamento del ruolo femminile nella
     società, e di colpo ci rendiamo conto di quanto la nostra vita
     sia lontana dalle idee che abbiamo sempre professato.
     Ci siamo crogiolate per molto tempo nell'illusione di esserci
    " realizzate" e scopriamo che il traguardo è forse più lontano
     di quando abbiamo  iniziato il cammino.
     Allora andiamo in crisi, ci lamentiamo, ci deprimiamo e
     consumiamo altre energie preziose nel vano tentativo di
     ottenere comprensione e solidarietà da parte degli altri: partner
     di turno, amici, figli. Sempre guidate dal bisogno di trovare
     conferme e consenso fuori di noi, come se da sole non fossimo
     in grado di riconoscere il nostro valore.
     Eppure, la soluzione dei nostri problemi, è più a portata di
     mano di quanto crediamo.
     Le donne scoprono la loro forza grazie ad un impulso potente,
     istintivo, che le guida quando ancora sono cieche e confuse.
     Un terremoto sta sconvolgendo la loro vita e minaccia di
     lasciarle prostrate a terra senza respiro, quando una forza
     vitale prende il sopravvento: le scuote, le ritempra di nuove
     energie, le costringe a rialzarsi e riprendere il cammino,
     cambiando direzione. A questa forza bisogna dare ascolto,
     bisogna chiamare a raccolta i brandelli di vita che ci sono
     rimasti e cambiare rotta.  (...)


            Ivana  Castoldi   da        Meglio sole

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