La Raccolta di Foltran celebra l' intimità come dimensione sacra. Il titolo, dal persiano " solitudine rituale", annuncia un' opera costruita sulla dialettica amore- isolamento. La struttura, divisa in tre parti ( " L' una il nume dell' altro " ; " Economia reale "; " Naufrago in piscina" ) contrappone la perfezione dell' universo duale - due amanti che si bastano - alla violenza del mondo esterno. L' autore lavora sul verso endecasillabo che che si piega al settenario, creando una metrica " della complicità ". Eredi di Tibullo ( poeta latino ) e di Khayyam ( poeta, matematico e astronomo persiano ), questi versi oppongono alla frenesia contemporanea un' erotica della stasi, un tempo sospeso, dove " l' eternità sia il nostro oggi per sempre ".
Statua romana di Demetra - Museo Del Prado - Madrid
Preghiera di Demetra ad Ade
Solo questo chiedo per te : conoscenza.
Capire ogni desiderio e il suo limite,
sapere che siamo responsabili per le vite
che cambiamo. Nessuna fede è gratuita,
nessuno crede senza dover morire.
Per la prima volta ora
mi è chiaro il percorso che hai creato,
l' intero terreno una scoria,
nonostante tu sognassi ricchezza
di fiori.
Non ci sono maledizioni, solo specchi
davanti alle anime di dei e mortali.
E ora anch'io rinuncio a questa fede.
Credi in te stesso,
avanti - vedi cosa succede.
Rita Dove da Mother love
In questa Raccolta, Rita Dove trae i personaggi di Demetra e Persefone dal regno del mito greco e li colloca in ambientazioni diverse, dall' Arizona al Messico, fino a un bistrot di Parigi. Questa moderna rivisitazione del classico racconto madre - figlia, viene presentato - secondo Dove - in omaggio e come contrappunto ai " Sonetti a Orfeo " di Rilke. Attraverso componimenti intricati, la scrittrice ( seconda afroamericana ad aver vinto nel 1987 il Premio Pulitzer ) va oltre il mito, per raccontare una storia che va al di là del tempo e dello spazio, navigando tra il mondo della mitologia classica a quello moderno.
Ci vuole coraggio e ho un solo cuore per fallire...
" Poesia è il mio oltre, è incantamento. Melodia ancestrale che si esprime in parole, schegge di metafore che vivono di vita propria. La risposta alla mia fame di emozioni. Un luogo recondito che raccoglie piccoli sogni, fotogrammi, immagini, ricordi da cui emergono l' amore, il dolore, la vita, la morte. Hanno un cuore le poesie, qualche volta ci abiti la notte. Una spiaggia di ciclamini, come se venissero dalla pioggia. Le poesie sono come me : sono solo parole, ma a volte sembrano fiori ".
Dovrei imparare dal rododendro
a non lasciarmi addormentare mai.
Occorre coraggio
e ho un solo cuore per fallire.
Un peso
tutto questo tacere di ferro.
Credo a quel ragno
che ci portiamo dentro
alle infinite
piccole stanze dei respiri.
Ho tessuti di sonno
come speranze
fumanti d' inquietudini.
Siamo molte paure.
Le maniche lunghe dell' attesa
talvolta come orologi ad acqua
sui muri dell' assenza.
Credo nell' amore
che governa le vene.
Lo stesso rosso
dei molti cieli rimasti a dormire
nelle mie mani.
***
PREFERISCO IL SONNO DELLA VOLPE
Parlarti dello scarto della luce
che cova il mio sentire qui per terra.
Sono tra le piante diventate secche
quando penso.
In tutto identica a quella camelia che mi regalasti