Giuseppe Ferrata - Paesaggio lombardo
Una poesia - quella di Neri - dal carattere rarefatto in cui agisce, sempre più trasfigurata e rappresentata per emblemi e stemmi finemente cesellati, una memoria che risale molto indietro nel tempo, intrecciando e facendo coincidere memoria personale e Storia del Novecento. Centrale è il ruolo della natura e dei paesaggi lombardi, così come esemplare è la capacità del poeta di essere trasparente nei modi e nella lingua, lieve nei toni eppure ambiguo, insinuante e drammatico nel fondo dei suoi testi.
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Da un camminamento
sotto la volta degli alberi
si arriva a un recinto.
Si erano alzati due vitelli
dal loro letto di paglia
una strana luce
passava tra le foglie.
***
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Da quell' intrico di rami
si tendeva il germoglio di un kiwi
incontro al ramo di una betulla.
Si formava un nuovo viluppo
come un piccolo arco di trionfo
che vede il kiwi prevalere
la betulla vicina a soccombere
e l' ospite a meditare nel giardino.
***
24
Delle figure e dei fregi
si osservano sulle ali delle farfalle
e in altre specie diverse
ornamento e difesa insieme,
simili a cerchi e disegni
detti anche macchie ocellari,
sono una varietà di mimetismo
l' immaginario occhio di Dio che guarda.
***
25
Di quel teatro all' aperto
delle sue figure disperse
era difficile trovare i fili.
Rimaneva il nome di qualche negozio
qualche angolo di strada somigliante
e i pesci a nuotare sotto riva
nelle acque morte del lago.
***
26
Da quali nemici si difende
la rivestita di spine ?
E' tenace la memoria delle piante
non abbassa la guardia.
Se torneranno le specie a loro avverse
le troveranno pronte, ad aspettarle.
Giampiero Neri da Armi e mestieri
"cerchi e disegni
RispondiEliminadetti anche macchie ocellari,
sono una varietà di mimetismo
l' immaginario occhio di Dio che guarda"
.. facendo in modo che non tutti vedano.
Vuoi dire che non tutti debbano sapere che c'è questo " immaginario " occhio di Dio che si mimetizza ?
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