Dal Film La Tregua del 1997 diretto da Francesco Rosi
" La prima pattuglia russa giunse in vista del campo verso il mezzogiorno del 27 Gennaio 1945 : erano quattro giovani soldati a cavallo che procedevano guardinghi, coi mitragliatori imbracciati...A noi parevano mirabilmente corporei e reali, sospesi ( la strada era più alta del campo ) sui loro enormi cavalli, fra il grigio della neve e il grigio del cielo, immobili sotto le folate di vento... "
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" Come se un argine fosse franato, proprio in quell' ora in cui ogni minaccia sembrava venir meno, in cui la speranza di un ritorno alla vita cessava di essere pazzesca, ero sopraffatto da un dolore nuovo e più vasto, prima sepolto e relegato ai margini della coscienza da altri più urgenti dolori : il dolore dell' esilio, della casa lontana, della solitudine, degli amici perduti... "
Primo Levi da La Tregua
Immagino - anzi no -, la devastazione della disperazione e il sogno di una miracolosa inversione degli eventi. Credo sia solo pazzesco che possa avvenire ancora, e non mi riconosco in questo genere di umanità perversa. Quindi no, non immagino.
RispondiEliminaJung diceva che l'uomo è capace di compiere le azioni più eroiche come i più indicibili misfatti. Sono le due facce dell' Ombra.
RispondiEliminaPer questo, anche per ciò di cui si ha notizia oggi, non sono così convinta che tali orrori non compaiano più su questa Terra. Magari non si ripeteranno con le stesse modalità, ma già vedere le fotografie dei clandestini latino- americani in catene in fila per salire sugli aerei dei rimpatri, non mi sembra deponga bene. Così come l'idea del fantomatico muro che dovrebbe separare ( o difendere gli USA - secondo Tramp - ) dai famigerati clandestini messicani mi sembra un' aberrazione che va contro il senso dell' Umano.