giovedì 30 gennaio 2025

LA DOMANDA DI BONHOEFFER

 


                                                        Chiunque io sia - o Dio - io sono tuo !



C'è una domanda che percorre tutta la nostra vita, a volte gridando, più spesso insinuandosi nei dubbi e al bivio delle scelte più importanti da prendere: chi sono io? Le strade per trovare una risposta sono tante quante le persone che abitano il mondo. Spesso la si cerca nel lavoro, nel successo professionale, nella fama. Oppure all' interno del perimetro degli affetti - in famiglia - svolgendo al meglio il proprio ruolo. Dal canto loro i credenti alzano l' asticella del cuore fino al cielo, a Dio, trovando in Lui la soluzione alla loro ricerca di senso. M è questa una sfida impegnativa che interpella tutto il nostro essere e che chiede di superare la differenza tra ciò che siamo davvero e come ci presentiamo agli altri. Lo esprime con chiarezza e dolente coraggio Dietrich Bonhoeffer, teologo e pastore luterano ucciso nel campo di concentramento di  Flossemburg, il 9 Aprile 1945, a 39 anni.

Il brano proposto è tratto da "  Resistenza e resa  " raccolta di lettere e testi scritti nel carcere berlinese di Tegel tra il 1943 e il 1945.




Chi sono io ? Spesso mi dicono

che esco dalla mia cella

disteso, lieto e risoluto

come un signore dal suo castello.

Chi sono io ? Spesso mi dicono

che parlo alle guardie

con libertà, affabilità e chiarezza

come spettasse a me di comandare.

Chi sono io ? Anche mi dicono

che sopporto i giorni del dolore

imperturbabile, sorridente e fiero

come chi è avvezzo alla vittoria.

Sono veramente ciò che gli altri

dicono di me?

O sono soltanto quale io mi

conosco?

Inquieto, pieno di nostalgia, malato

come uccello in gabbia,

bramoso di aria come mi

strangolassero alla gola,

affamato di colori, di fiori, di voci

d' uccelli,

assetato di parole buone, di

compagnia

tremante di collera davanti

all' arbitrio e all' offesa più

meschina,

agitato per l' attesa di grandi cose,

preoccupato e impotente per

l' amico infinitamente lontano,

stanco e vuoto nel pregare, nel

pensare, nel creare,

spossato e pronto a prendere

congedo da ogni cosa ?

Chi sono io?

Oggi sono uno, domani un altro ?

Sono tutt'e due insieme ? Davanti

agli uomini un simulatore

e davanti a me uno spregevole

vigliacco ?

 Chi sono io ? Questo porre domande

da soli è derisione.

Chiunque io sia, tu mi conosci, o

Dio, io sono tuo !



                   Dietrich  Bonhoeffer  da    Resistenza e resa



7 commenti:

  1. come sono diverso da dietrich! :)
    ciao

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  2. Su questo non ho il minimo dubbio .
    Ma la diversità è ricchezza !
    Buona giornata !

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  3. Mi conosco un poco ad ogni respiro, ogni evento, ogni gioia. Mi arricchisco di sorpresa.
    Fascinoso quel "parlo alle guardie, come spettasse a me di comandare", mi piacciono i ribaltamenti, i testacoda a far impazzire variabili e percezioni, e noi che si naviga a vista, che siano marosi o bonaccia.

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  4. Ma qui abbiamo a che fare con un teologo dalle grandi doti che ho avuto modo di apprezzare fin dai tempi dell' Università, traendone molti insegnamenti per la mia vita.
    Grazie del passaggio e buona giornata.

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    1. Gli insegnamenti non finiscono mai. Sorpresa è la parola cardine. Restare sospresi davvero, la soluzione. Non dobbiamo barare mai.

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  5. Bella questa capacità di stupirsi : è la qualità tipica del bambini ( o di un cuore bambino! )
    Grazie!

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