Cornelius Ary Renan " Sappho "
Era il 600 a. C. quando Saffo componeva " Raccoglimi", un frammento potente che con la sua straordinaria forza evocativa ha superato la prova del tempo. Oltre due millenni e questa breve lirica è ancora qui a raccontarci le sfumature dell'amore e a farci rivivere il brivido delle emozioni che esso provoca. Nei preziosi frammenti che ci sono rimasti, Saffo racconta quasi esclusivamente l'amore: sentimento talvolta non corrisposto, altre volte non consumato, altre volte ancora esaudito anche se solo per un momento. L' immagine che viene fuori dai versi della poeta è - in ogni caso - quella di una forza sconvolgente che scombussola la vita di chi la sperimenta. L' amore - per Saffo - non può che essere un sentimento totalizzante che invade il cuore, la mente e il corpo, perfino i sogni e la realtà circostante. Ma se per i poeti suoi contemporanei spesso si tratta di qualcosa dai poteri devastanti, che non lascia scampo agli esseri umani che vivono in sua balia, per la poeta si aggiungono i temi della delicatezza e della capacità che esiste - dentro ognuno di noi - di riuscire a rendere questa gioia tormentosa un punto privilegiato da cui guardare il mondo.
RACCOGLIMI
Vieni
inseguimi tra i
cunicoli della mia
mente
tastando al buio gli
spigoli acuti delle mie
paure.
Trovami nell'angolo
più nero
osservami.
Raccoglimi
dolcemente
scrollando la polvere
dai miei vestiti.
Io ti seguirò.
Ovunque.
Saffo
Sono versi davvero eterni
RispondiEliminaAntichi e attuali come l'amore.
RispondiEliminaGrazie per la visita.