lunedì 5 febbraio 2024

I VECCHI AMORI DI NASOS

 


                                                 Si rompono continuamente lune intorno a me,,,







ODE BARBARA XIII


Miei vecchi amori. Visibili

ore di un secolo che non vuol morire.

Si rompono continuamente lune intorno a me.

La luce che mi illumina di certo verrà

da stelle spente.


Tutta la notte sradico sentimenti

dal mio petto che resta sempre verde.

Erbacce con radici di eternità.

Mi stordisce il rumore del tempo.


Scendo 

in una notte più profonda di quella vera

con una duplice tenebra negli angoli

e caligini d'usi passati.

Camminando lentamente, attento

a non svegliarvi.



                                               ***

GENESI


In principio era il principio:

con qualche titubanza uscì dal niente,

da una coltre di buio senza tempo

macchiata in rosso, come per esempio

i paesaggi di Edipo.


E poi la Sfinge, le ali ricoperte

di diamanti - ancora prima che all'aperto

le acque zampillassero veementi -

preparava solerte

tutto il rimanente.



                                                    ***


BALLATA DELL' AMANTE INSICURO


Scrivere il tuo nome sopra i vetri appannati,

attendere in stazioni dove hai atteso per ore,

son cose che non danno né gioia né dolore.

Suono azzurro, ancestrale, altissimo profumo,

la tua voce scintilla come la lacrima angelica.

Ma il mio amore è l'amore degli Otelli.

E quando mi rinfocola e quando mi addormenta,

rabbrividisco e vedo innanzi Iago.

Mi dico: lega i giambi con lo spago.

Le poesie sono fiori molto esili,

nutriti dalla consona tristezza.

E l'ira, se li accumula, li spezza.




             Nasos  Vaghenàs   ( Poeti greci del Novecento - Trad. di F. Pontani )



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