domenica 4 dicembre 2016

LA LOBA , LA QUE SABE' ( 2 )




(...) Ci sono vari nomi per questo luogo tra i mondi. Jung
       variamente lo chiamava l'inconscio collettivo, la psiche
       oggettiva, l'inconscio psicoide ( con riferimento ad uno strato
       più ineffabile di quello precedente). Considerava l'inconscio
      " psicoide" un luogo in cui il mondo biologico e quello
       psicologico spartiscono i corsi superiori delle acque, dove
       biologia e psicologia potrebbero mescolarsi e influenzarsi
       reciprocamente. Nella memoria umana, questo luogo che si
       chiama Nod - la dimora degli Esseri di Bruma - o la
       spaccatura fra i mondi, è il luogo della visitazione, dei
       miracoli, delle fantasie, delle ispirazioni e delle guarigioni.
       Si dovrebbe tornare da questo luogo completamente purificati
       e immersi in un'acqua vivificante e informante, qualcosa che
       imprime sulla nostra carne il profumo del sacro.
       Ogni donna ha potenzialmente accesso  al Rio Abajo Rio,
       il fiume che scorre sotto il fiume. Vi arriva con la meditazione
       profonda, la danza, la scrittura, la pittura, la preghiera, il
       canto, il suono del tamburo, l'immaginazione attiva o
       qualsiasi attività richieda un'intensa consapevolezza alterata.
       La donna arriva a questo mondo - tra i mondi con desiderio
       struggente e cercando qualcosa che può vedere appena con la
       coda dell'occhio. Vi arriva con atti profondamente creativi,
       con la solitudine intenzionale, con la pratica delle arti. Ma
       anche con queste pratiche elaborate, molto di quanto accade
       in questo mondo ineffabile resta per sempre misterioso, perché
       spezza le leggi fisiche e razionali quali noi le conosciamo.(...)


          Clarissa Pinkola Estés   da  Donne che corrono coi lupi
      
      

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