giovedì 15 dicembre 2016

IL SEGRETO DI CAINO





                                                         Il  Dolore di Caino



Ormai sono
uomo senza mistero.
Già nel primo
bruciato meriggio
ho visto il volto di Dio.

Ormai sono
vacuità assoluta:
deserto orrido serale,
solo con l'amara
gioia di non incontrarmi
più.

Ora sovrasta la notte,
ma con lena cammino ancora
solo a lasciare orme
sull'arsa duna;
e gli altri a dire " Fino
là oltre andò a esplorare..."

Oh, dietro
a nessun inganno io corro:
un'unica sete amo
che mi allunga la vita.

Ma se tra i campi
restavo coi bruti che più amo
a far solchi e poi stanco
a dormire roco su qualunque
selciato, questo
m'avrebbe forse
fatto pago?

Torture del cuore
mi hanno spinto sul fratello pastore,
ad avere pietà di lui;
la voluttuosa pietà di provare
cos'era l'uccidere; poi
da tortura d' Iddio
 a partire.

E non ho ucciso
per essere solo ( la solitudine mia
fu purulento tumulto di foce
a cui s'aggruma la feccia
di fracide alghe ).

Urlando
per sopraffare l'assurdo silenzio
che m'inseguiva
dalle selve fuggii
a costruire città.

Non ho ucciso per gelosia di Iddio:
verso lui nell'offrirgli primizie
la faccia tenevo
ostinatamente
in seno.

Non perché volessi
le fiere lanciarsi su fiere; ricordo,
tutto era placido ancora,
sommerso in pace profonda
come vergine in sonno.
Avevano ancora
un sorriso innocente
le cose.

Mi sono annerite d'un tratto
le vene, un misterioso essere
danzava in me.
Fu rotto alfine
l'atroce equilibrio. Silenzio
delle cose dell'anima, rotto
alfine
da Caino.

E d'allora
scavai con le mani la fossa
ma senza morire:
là dentro m'insegue l'immane
ruggito di tutti i ricordi.
Ora io cerco l'infinito silenzio
e attendo che dentro mi getti
Qualcuno.


     David  Maria  Turoldo   da     Poesie

2 commenti:

  1. Turoldo è ossessionato/ affascinato dall'infinito silenzio di Dio. Il Nulla (come spesso lo chiama) può parlarci ?

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  2. In effetti, molti prendono a pretesto il " silenzio" di Dio per dire che in realtà non esiste; altri sentono " la voce " di Dio nel creato tutto e in tutte le sue creature. Allora mi si pone un problema: esiste una pre- destinazione del sentire ( come alcune branche del Protestantesimo ritengono per la Salvezza ) o anch'esso è frutto della nostra libertà consapevole?

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