venerdì 12 luglio 2024

POESIE DI MARUSA

 


                                                                  L' importante è insistere...





COME PROLUNGARE IL MOMENTO


si può stendere come un filo fra due pali della corrente elettrica

ma se hai paura dell'altezza può servire anche come filo per il bucato

l' unica differenza è che nel primo caso il tuo

tempo sarà misurato da uccelli casuali

nel secondo invece la tua strada

sarà come pizzicata e i

momenti si faranno

lunghi ma la tua

vita resterà come

prima -

breve .



                                              ***


COME SCRIVERE UNA POESIA


prendi un coltello con cui tagliare un pezzo di cielo

strofina via dalla pelle gli ultimi granelli di sale di questa estate

e conservali sotto la lingua per l'inverno

così - nel buio - ritroverai più facilmente la via verso sud

cogli pezzetti di storia per creare memoria

e infilali nelle tasche del cuore

fai finta di gettare sguardi a caso

fai finta che la direzione di partenza dipenda dalla luce

pensa al nero degli occhi e alle mani calde

tocca delicatamente il dito di

questa fragile presenza del silenzio

e aspetta che cominci a suonare

l'importante è insistere

fino all'ultimo respiro.



                                                     ***


QUELLO CHE NON E' SUCCESSO


tra i ricordi i miei preferiti

sono quelli di ciò

che non è successo

le nevi dell'anno scorso

i ciliegi in inverno

il domani

che poi

arriva

quando meno te lo aspetti

il bello di questi ricordi

è che si può sempre

aggiungere o togliere qualcosa

senza avere la coscienza sporca

capovolgerli

e mischiarli come carte

e inoltre sono

quasi sempre

ricordi bellissimi

anche di quello

che non è mai successo

che resta nascosto da qualche parte

da qualche parte

è.



                                              ***


PESCIOLINI


all'inizio c'è

un foglio bianco e vuoto

uno spruzzo silenzioso qua e là

poi i cerchi sull' acqua

e l'attesa

di una fine

che arrivi presto

o un po' più tardi

che accade

oppure no

nel bianco, il galleggiare

dei pesciolini neri

presi

ignari

nella rete del poeta.



                                                   ***


LA RACCOLTA DELLE OLIVE


quest' anno il tempo è stato clemente

il sole ci ha scaldato i capelli

la bora non ce li ha sventagliati sul viso

quindi abbiamo pettinato gli alberi


noi che amiamo così tanto tacere

raccontavamo storie e ogni tanto

mordevamo il frutto amaro per poi

sputarlo e ridere con i denti anneriti


solo che non osavamo cantare

non avevamo ancora il coraggio

tutti insieme

di aprire la bocca nel medesimo tempo


per ora tutto riposa nei momenti

in cui le nostre dita

si toccano accidentalmente

tra le foglie d'argento.



                       Marusa  Mugerli  Lavrencic     Trad. di Ana  Gersak


    

4 commenti:

  1. dipende sempre dalla luce.
    anche nell'oscurità e senza occhi.
    ciao

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  2. La penso allo stesso modo : la luce più irradiante è quella che abbiamo dentro e che - talvolta - travalica i confini del corporeo ed esplode in tutta la sua potenza.

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  3. Direi il fare finta fondamentale per scrivere poesie. Far finta di non scorgere tramonti, far finta di non vederti malinconica, far finta che tutto vada bene, perché prima o poi accadrà davvero.

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  4. Non lo scriveva anche Pessoa che " il poeta è un fingitore? ".
    Tuttavia, con questa sua caratteristica ( Arte ) egli riesce a toccare le corde più profonde del cuore...
    In quanto al fatto che tutto ciò che " finge " poi finisce con l'accadere davvero, sono un po' fatalista : se deve accadere, accadrà...
    O forse si tratta di una forma di scaramanzia: poiché non vedo ( faccio finta di non vedere...) la cosa o i fatti non esistono?
    Saluti.

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