venerdì 1 dicembre 2023

SPIRITUALITA' E MARTIRIO DI EDITH STEIN

 


                                                         Edith Stein  - La vita nascosta



Edith Stein , cioè Teresa Benedetta della Croce fu proclamata santa da papa Giovanni Paolo II nel 1998. Nata a Breslavia nel 1891, si può dire che su di lei converga il secolo in ogni sua brama: quella breve donna si fece carico della gioia, dell'orrore, della paura e del coraggio in tutta la sua purezza. Ebrea, atea, assistente del filosofo Edmund Husserl a Friburgo, paladina del diritto al voto alle donne, si convertì dopo aver letto l'autobiografia di Santa Teresa d' Avila. Battezzata nel 1922, Stein entrò nel Carmelo di Colonia nel 1934. L' ebrea convertita al cattolicesimo sembrò realizzare le profezie dell' apostolo Paolo: dovrà incarnare, sacralizzata alla vita beata, il martirio ordito ai danni del suo popolo. Ritiratasi, infatti, ad Echt, nel Limburgo, venne arrestata insieme alla sorella nel 1942 e deportata prima a Westerborgk, poi ad Auschwitz dove morì - l'anno stesso - in una camera a gas.


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Jean - François Thomas, nel libro Simone Weil ed Edith Stein,  sintetizza così il percorso della Santa :


" Edith Stein, entrando in convento, non è fuggita dal mondo. Dietro le grate, ella si ritrova in comunione più intima con il mondo stesso, e il suo amore non fa che accrescersi. Non appassisce. Sino alla fine, lotta contro le violenze della vita, e nello stesso tempo si prepara a donare la propria esistenza e ad accogliere la morte. Venuto il momento, sarà serena e troverà la forza di distribuire attorno a sé ciò che le resta dell'amore..

 L'innocente, il giusto, il martire, il santo, rinunciano alla vita senza uno sguardo di odio per il presente, senza nostalgia per il passato. Appartengono già al soprannaturale ".



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Le Preghiere e gli Inni di Edith Stein, nell'opera " The  Hidden Life" ( La vita nascosta - Saggi, meditazioni, testi spirituali ), testo curato da  Lucy Gelber e Michael Linssen , non attraggono per originalità, ma per obbedienza. Furono infatti composti negli ultimi anni della sua vita, spesso su richiesta dei suoi superiori carmelitani e dopo essersi accostata all'opera di San Giovanni della Croce.


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BENEDICI


Benedici la mente turbata

di chi soffre

la spaventosa solitudine

delle anime

confitte nell'abisso,

l'inquietudine 

di ogni uomo, il dolore

inconfessato

alle fraterne amicizie.


Benedici le notturne vie

delle falene

che non sciamano insieme

agli spettri su strade

conosciute.

Benedici la miseria

dell'uomo

che muore in un'ora:

concedigli una fine

benedetta.


Benedici i cuori annodati di

nubi, Dio,

guarisci i malati - pacifica i

tormentati.

Concedi il balsamo

dell'oblio a chi ha scortato

la propria amata alla tomba.

Non lasciare agonia di colpa

sulla terra.


Benedici chi gioisce,

Signore, tienilo con te.

Non mi hai ancora spogliata

del lutto

e a volte le mie spalle

portano un pesante 

fardello.

Dammi la forza di

sopportarlo

senza anelare al cimitero.


Benedici il mio sonno,

preludio alla morte.

Ricorda ciò che Tuo Figlio

per me ha sofferto

nelle ore dell'agonia.

Tu, immane misericordia per

l'uomo

dona riposo ai morti,

concedi loro

di accedere alla Tua pace.




                                           Edith  Stein



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