Nessun vincolo univa questi morti...
LA SETE
Tu mi hai scavata
come scava un pozzo colui che ha sete
nel suo ardente andare.
Tu mi hai scavata
con le mani tese
e gli occhi intenti al solco:
più profondo era il solco
e più la sete ti consolava.
Tu mi hai scavata e hai bevuto l'acqua
chiara fresca segreta acqua fuggita
a spegner la tua sete e a farmi viva.
Ora tu sei partito
incespicando un poco
le vesti e il volto tutti umidi ancora
e sulla mia ferita brucia il sole.
( Mariagloria Sears )
***
QUAL ERO
A mano a mano qual ero ritorno,
una che va vestita come capita,
contenta del poco, di rari
amici scontrosi,
una dispari
felice di bere alla brocca
della sua solitudine.
( Daria Menicanti )
***
SFIDUCIA
Tristezza di queste mie mani
troppo pesanti
per non aprire piaghe,
troppo leggere per lasciare un'impronta -
tristezza di questa mia bocca
che dice le stesse parole tue
- altre cose intendendo -
e questo è il modo
della più disperata
lontananza.
( Antonia Pozzi )
***
UOMO
Altro da me in tutto - maschio, estraneo,
altra carne, altro cuore, altra mente,
pure, il mio stesso corpo prolungato,
la voce che si sdoppia e mi continua :
ciò che si oppone, e ciò che mi compone
come un discorso teso, mai concluso,
o l'altro occhio : il raggio che converge
al rilievo, allo scatto delle cose -
mio necessario opposto, crudele meraviglia
è amare te : godere di due vite
in questa sola, avere doppia morte.
( Armanda Guiducci )
***
NESSUNO
Nessuno può derubarci della gioia
la nostra gioia sotterranea
come tenere acqua
come vena di roccia.
( Lalla Romano )
***
***
Moriremo lontani. Sarà molto
se poserò la guancia nel tuo palmo
a Capodanno; se nel mio la traccia
contemplerai di un'altra migrazione.
Dell' anima ben poco
sappiamo. Berrà forse dai bacini
delle concave notti senza passi,
poserà sotto aeree piantagioni
germinate dai sassi.
O Signore e fratello! Ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni:
" Nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta ".
( Cristina Campo )
da Costellazione parallela
QUAL ERO A mano a mano quale ero ritorno,
RispondiEliminauna che va vestita come capita,
contenta del poco, di rari
amici scontrosi,
una dispari
felice di bere alla brocca
della sua solitudine.
QUAL SONO
Chi del poco s’accontenta
del futur non si spaventa,
chi sta solo giorno e sera
senza amor non si dispera,
chi ha timore del ritorno
non è pronto per l'eterno.
Bella questa " aggiunta", soprattutto i due versi finali " chi ha timore del ritorno / non è pronto per l'eterno".
RispondiEliminaGrazie !