venerdì 8 dicembre 2023

UN GIORNO INSIEME DA PAZZI *

 


                                                                          A me la vita non piace...




L' OMBRA


Lettore, mi hai chiesto

di portarti con me,

ma dove vado io non puoi venire,

non c'è nessuno - sai -

nella mia pelle.

Vedi che non dò ombra,

per quale specchio passeremmo

in due?



                                          ***


IL NOME, LA SPERANZA


Che cosa è successo poi?

Perché siamo finiti qui?

I  giorni ci guardano mesti,

padri delusi dei figli,

madri che altri figli avevano sognato,

ma li accarezzano

come bambini ancora.

Quel che alla tua vita è mancato

è troppo tardi per nominarlo

o ne tace il nome

la speranza, che non muore mai?



                                           ***


ALLE MIE OMBRE


E' notte, le ombre che ho amato

sono ancora vive,

dormono nei loro letti, lontane.

Dormono le mie ombre

e sognando i corpi ne rinforzano

l'oblio col ricordo vago

che anch'io divengo.

Chi ho amato?

Imparo a dimenticarlo a poco a poco,

aiutato dalla memoria di un nome

che si ripete in un altro,

dalla coincidenza di una data,

di un segnale australe.

Rigetta il corpo un organo estraneo,

a una smarrita identità

preferisco il nulla,

un'ombra cerca la luce

che l'ucciderà,

a una notte eterna preferisce

la vita breve di un amore.

All'alba potrei dissolvermi,

restano poche ore di sonno,

ma ora mi sveglierò

e morendo con me risorgerete tutte,

ombre amate ancora nella notte,

in una sola carne.



                                             ***


ANAMNESI


Come se una mattina potessi svegliarmi

con le ali di un uccello

e mi ricordassi d'essere stato un uomo

solo in qualche trasalimento oscuro,

uno di quegli sforzi di memoria

che lasciano sfinito.

Così nel mio corpo cerco quello di un altro

ogni volta che mi agita il sangue

un richiamo, un gesto, un verso

di una lingua che non conosco

e che pure ascolto come dovessi,

sapessi parlarla.

Si può pensare del sangue

come di un relitto del mare.

Perciò interrogo le mie mani, il mio odore,

le macchie delle mie unghie,

le tracce delle mie impronte:

un giorno - se ricorderò - parleranno.



                                         ***


IL FILO DELLE BUGIE


A me la vita non piace

e non posso cambiarla.

Mi sforzo allora di farmela piacere

e qualche volta mi dimentico,

dico che la vita è bella,

ma la vita degli altri

mi sta sempre davanti

e mi viene una gran malinconia

perché nessuno riesce a mentire

davanti a me che so mentire qualche volta

così bene da dimenticare

che mi sto inventando la vita.

Andrà a finire che perderò

il filo delle bugie, delle verità

e una cosa nascerà simile

alle necessità di odiare qualcuno che amo

nella speranza che male e bene

non mentano più e smettano

di sembrare diversi.




      Roberto Pazzi   da   Un giorno senza sera ( Antologia di poesie 1966 - 2019 )


                                                            ***



* ... e non più.

Roberto caro, ci mancherai. La terra ti sia lieve...


Ferrara, 2 Dicembre  2023 : morte del poeta - scrittore.



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