Notte stellata- Disegno dal web
La poesia di Ungaretti proposta, mette in scena un insperato canto di gioia, di pace e di armonia interiore dopo giorni e mesi in cui tutt' intorno al poeta c'erano solo buio e morte. Ungaretti, soldato combattente nella prima Guerra Mondiale, visse un'esperienza di lutto e dolore testimoniata da altre liriche più conosciute ( Fratelli, Veglia, I Fiumi et ) appartenenti alla stessa raccolta. Ma nella stupenda notte del 24 Agosto accadde qualcosa di magico e di misterioso nel suo cuore , che lo riconciliò con la vita.
Devetachi 24 Agosto 1916
LA NOTTE BELLA
Quale canto s'è levato
stanotte
che intesse
di cristallina eco del cuore
le stelle.
Quale festa sorgiva
di cuore a nozze.
Sono stato
uno stagno di buio.
Ora mordo
come un bambino la
mammella
lo spazio.
Ora sono ubriaco
d' universo.
Giuseppe Ungaretti da L' Allegria
Talvolta, anche nel buio più profondo, possiamo trovare un barlume di speranza.
RispondiEliminaSempre. Si dice che " La speranza è l' ultima a morire ", ma in realtà non muore mai.
RispondiEliminaP. S. Fabio, ho tentato più volte di entrare nel tuo Sito, senza riuscirci. ( credo di essere totalmente incapace. Non ho visto neanche l'indirizzo mail di Franco ( che era in bella vista !!!!!! ).
Ci riproverò.
Grazie per la visita.