Miserere mei, Domine...
E' morto un giovane poeta : Lorenzo Pataro.
Introverso e riflessivo, si stava facendo strada nel panorama culturale con una poesia capace di toccare le corde più intime del cuore. Con la sua raccolta Amuleti , era stato tra i finalisti del Premio Strega Poesia nel 2023 e del Premio Pontedilegno Poesia nel 2024.
Ha dato notizia della sua improvvisa morte , avvenuta ieri, il poeta Franco Arminio, rendendo pubblico al contempo un Inedito che Lorenzo gli aveva spedito in mail il 16 Febbraio insieme ad altre composizioni.
Ve ne faccio parte :
Terramadre. Terracarne.
Terracielo.
Tornare a questa terra come a un
grembo,
a una madre che promette e
rassicura.
Avere la pazienza antica del
pastore
che ritorna nella sera col sudore
benedetto
dai passanti e sorride come fosse
solo quello il suo mestiere.
Tornare alla terra e sentire che
c'è un corpo
millenario di storie di voci di
leggende
a mescolarsi e sentire in
quell' incanto
tutto il bene del mondo a
germogliare
come un seme.
Tornare alla terra e sentire che i
calli
sono solo la preghiera, poi viene il
raccolto
ed è tutta una festa nelle case di
chi resta
a custodire l' azzurro primitivo
dei paesi,
il fuoco nei camini amico dei
ricordi,
una nuova resistenza nei secoli a
venire.
Tornare alla terra come fosse una
promessa,
fatta agli avi, tornare alla terra
per renderli immortali.
Tornare a far brillare questa
terra,
come a mettere un sigillo o una
fiamma
di speranza che rimanga, che
renda più vivo
persino l' abbandono, il deserto
lasciato dal progresso e la sua
scia.
Lorenzo Pataro
Che il Cielo ti sia più lieve di quanto lo fu la Terra.
Riposa in pace.
frida
A volte quando ho notizia della morte di un poeta - soprattutto se giovane - ne leggo alcune poesie in segno di rispetto e saluto, cercandone quella che più mi risuoni.
RispondiEliminaL'avevo fatto poco fa anche per Maestro Lorenzo ma non trovando quella appropriata al mio sentire sospesi la ricerca.
Venendo qui l'ho trovata.
L'ho letta parecchie volte e la trovo stupenda, semplice, essenziale e perciò "infinita", come quelle di J.L.Borges.
Mi associo al saluto e al dolore di chi lo conobbe in vita.
Grazie.
RispondiEliminaPubblicando questo Post, ho giusto pensato s Lei, sapendo quanto è attento e colpito dalla morte di un poeta ( specie se giovane ). Era già accaduto un' altra volta che ci trovassimo in sintonia rispetto ad accadimenti come questo. La poesia - veramente - accomuna le anime sensibili...
Avevo saputo della prematura scomparsa da una blogger amica che ne pubblica alcune liriche. In questi casi pensi solo come sia effimera la vita e quello che lasci nonostante una giovane età. Siamo spettatori e artefici temporanei, senza alcun potere, ma con lo scrivere come minima possibilità di rimanere oltre.
RispondiEliminaSi, commuove e intristisce la scomparsa prematura di un giovane , e ci si chiede - una volta di più - che senso abbia la vita. Io credo che non esistano risposte pre- confezionate : ognuno deve trovare una risposta che sia personale e che corti avanti il nostro " fare" senza avere l' impressione di essere qui per caso. Ma non è facile, perché poi capita che il destino ti scombini i piani e allora occorre un carattere forte e determinato per ricomporre i cocci.
RispondiEliminaE fu un ritorno alla terra il suo, ancorché prematuro è il luogo dove
RispondiElimina(forse) potrà dare corpo alle immagini così ben delineate in questa profetica poesia.
Ritorno voluto e fortemente profetizzato da questa lirica scritta soltanto pochi giorni prima della morte,
RispondiEliminaGrazie per la visita.