lunedì 10 febbraio 2025

LA FIGLIA CHE NON PIANGE

 


                                                        Dalla porta del tempo passa il mondo...




" La figlia che non piange " è il titolo dell' ultimo libro di Francesco Scarabicchi, pubblicato postumo da  Einaudi a fine 2021, a pochi mesi dalla scomparsa dell' autore.

Non è mai semplice descrivere un testo poetico - che per sua stessa natura resiste alla spiegazione - sfuggendo a quel vaglio che inevitabilmente la prosa comporta. La poesia , per dirlo con Lacan ( Altri scritti )  non è " qualcosa che consiste ", non è qualcosa di dispiegabile in un racconto, in una trama, ma è più qualcosa che ha a che fare con " l' insistere ", " un punctum che ferisce e ghermisce ", come diceva Roland Barthes parlando della fotografia ( La camera chiara )  Ecco che - se già parlare di poesia - rimanda a un indicibile, è ancora più complicato quando si ha tra le mani l' ultimo testo di un autore, scritto in questo caso durante la lunga malattia che lo ha portato alla morte. Si ha cioè la sensazione di dover estrapolare dal testo una sorta di verità ultima, solenne, monolitica, data una volte per tutte, e quindi morta. Ma si dà il caso che questo testo sia tutto fuorché morto. Prendendo a prestito le parole dell' autore, è piuttosto " la grande malinconia della fisarmonica nei brividi del tango argentino"; è " quel pianto muto di malinconia felice -se possibile - e di pietà perché sto solo con me e non so niente : non so come sarà e quanto tempo ho ancora. So che solo una volta avrò l' età di adesso e un forte odore di glicine entra dalla finestra aperta ".
E dunque, cosa resta ? Il libro si chiude con l' immagine di uno Scarabicchi bambino, nella sua Ortona, mentre inforca i pattini a rotelle e corre sul lungomare di Pescara, " veloce più del vento ".
Del resto, tutta la sua opera ci ha insegnato che " la vita è nei dettagli di ogni cosa ".






PROLOGO

Si decida il contabile del tempo
a restituirci gli anni non vissuti,
tutti i sogni, le cose, i persi sguardi,
le idee che vanno - veloci - a scomparire.
Che si decida presto a rimborsare
quanto ognuno ha mancato,
smarrendo dell' amore il caro nome.


                                              ***



SARO' PUNTUALE QUANDO SARAI NOTTE

Sarò puntuale quando sarai notte,
starò dalla tua parte a ravvisarti
gli anni di molte insonnie e passi calmi.
Avrò quel viso che non so di avere,
dirò parole appena per fermarti
sull' unico confine che scompare.


                                                     ***


TI GUARDERO' DA QUESTA VITA ATTESA

Ti guarderò da questa vita attesa,
da una fermata dell' autobus, da un destino
che mi tiene lontano e sai che sono
più vicino che mai alla tua resa,
occhi che non si sporgono e non danno
luce che a chi la chiede,
sguardi che vanno dove tutto è niente,
a una finestra d' angolo, a un cielo
di musiche e di voci tutto intorno.


                                                         ***


QUI REGNA IL TEMPO CHE SCOMPARE

Qui regna il tempo che scompare,
la fuga sua invisibile,
il nome che non resta,
giorno della stagione, breve resa,
limite d' ogni soglia inesistente.



                                                            ***

UNA RESIDENZA
                   ( a Massimo Recalcati )
                  


Non c'è altro luogo - credimi - che questo,
tutto il bianco possibile, la pagina
e poi quelle formiche delle righe
a dire il poco, il molto che noi siamo,
ma non tanto di me e del passato
quando era l' unico presente che avevamo
non tanto di una vita dice la scrittura,
ma di quel niente in cui te la riduce
e l' illusione precaria di ogni verso
credendo di salvarlo almeno in parte
qual lucente frammento tolto al buio,
quell' oro di granelli che si perde,
quel segreto mistero inesistente.


                                                   ***


S' APRE DI NUOVO CIO' CHE QUI SI CHIUDE

S' apre di nuovo ciò che qui si chiude,
l' alfabeto contento, i sostantivi,
la sua discreta musica, la vela
che guarda all' orizzonte degli approdi,
al giungere sul limite, al tornare.


                                                   ***


EPILOGO

Dalla parte del tempo passa il mondo,
dai suoi sentieri ignoti, dalle strette
vie degli istanti che non torneranno.
Dov'è che vanno allora ? A chi votati ?
E quanto d' ogni umano si cancella ?





          Francesco Scarabicchi   da    La figlia che non piange


6 commenti:

  1. Questa del contabile intriga..un contabile del tempo, che taglia, riporta, allunga, stoppa..un sarto che cuce minuti, giorni, anni, e a volte imbastisce di nuovo pieghe che si mangiano la vita, orli che toccano terra, maniche che impediscono di issare le braccia al cielo.
    Un contabile senza riguardi nè favoritismi. Un contabile avo di quegli algoritmi che fanno tanto sartoria industriale, senza nessuna personalità; giacca e pantaloni a misura di manichino. Tanto è proprio manichini che finiamo per essere.
    "E quanto d'ogni umano si cancella", conciati solo per apparire?

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  2. Mi pare di sì, perlomeno nel nostro tempo. E' risaputo da tutti - credo - che a parte le debite eccezioni, si vive di immagini ( perlopiù personali ) sbandierate ai quattro venti in tutte le salse... Cosa sia il " succo" di queste vite, non è dato sapere, e forse neanche se lo chiedono gli interessati...
    Da parte sua, il " contabile" continua nella sua instancabile opera, senza occhi di riguardo per nessuno e poi.... sarà qual che sarà...
    Grazie e buona giornata !

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  3. Molto carine, ci si sente proprio la dolce malinconia del tempo che passa. Che il tempo non può che passare

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  4. I versi sul tempo ( specie quello che passa e trascorre ) è un tema alquanto ricorrente nella poesia sin dai tempi più antichi, forse perché ci coinvolge tutti. Mi piace tuttavia come lo interpreta questo autore, in modo profondo ed evocativo e con grande armonia nella versificazione.
    " Dalla parte del tempo passa il mondo/ dai suoi sentieri ignoti, dalle strette / vie degli istanti che non tornano ".
    Mi sono anche chiesta se il poeta avverta una sorta di fatalità senza speranza in questo scorrere , ma " S' apre di nuovo ciò che qui si chiude / l' alfabeto contento, i sostantivi, la sua discreta musica, la vela / che guarda all' orizzonte degli approdi / al giungere sul limite, al tornare ".

    Abbi una buona giornata !

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  5. Apro parentesi: il tuo elenco Autori e Tematiche ora si ferma alla G di Francesca Genti. Problema tecnico? Nuova impostazione? Accade solo a me? Buona giornata.. ;)

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  6. La tua segnalazione mi ha stupita perché non mi ero accorta di nulla. E' chiaro che questa cancellazione non è voluta. Purtroppo appare così anche ad altre persone che ho contattato. Da parte mia ho provato a cercare Autori o Testi dopo la lettera F e per fortuna i testi non sono stati cancellati. Ma non capisco assolutamente come possa essere successo e se sarà possibile rimediare. Domani sento un tecnico. Ho anche provato a fare la scansione antivirus e non ne ho trovati.
    Mistero.
    Ti ringrazio comunque per la tua premura.

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