Jeanne Duval
Il gatto era un animale che affascinava veramente Charles Baudelaire: gli dedicò infatti più di una poesia. Lo attraeva la sua bellezza, ma anche l' aura di mistero che contorna questo felino sfuggente e sornione. Il gatto è una poesia lirica che trova posto nella sezione " Spleen e ideale " de Les Fleurs du Mal, una raccolta pubblicata per la prima volta nel 1857, tanto scandalosa da far guadagnare a Baudelaire e al suo editore una condanna e una pena pecuniaria.
In questa poesia il gatto diviene anche il simbolo della donna amata, l' ammaliante ballerina Jeanne Duval che Baudelaire continuerà ad amare - tormentatamente - per tutta la sua vita.
LE CHAT
Vieni, mio bel gatto sul mio cuore
amorevole;
trattieni le unghie della tua
zampetta,
e lasciami affondare dentro i tuoi
begl' occhi,
misti di metallo e d'agata.
Quando le mie dita accarezzano
piano
la tua testa e il tuo dorso elastico,
e quando la mia mano si ubriaca di
piacere
mentre si posa sul tuo corpo
elettrico,
la mia donna contemplo nel mio
animo. Il suo sguardo
come il tuo, amabile bestia,
profondo e freddo, taglia e fende
come un dardo,
e, dai piedi fino alla testa,
un' aria sottile, un pericoloso
profumo,
si diffondono attorno al suo corpo
brunito.
Charles Baudelaire da Les Fleurs du Mal
Forse lo avrei voluto un micino minuscolo, siamo stati vicini ad averlo, poi ha prevalso il senso di "libertà", se così vogliamo definirla; quando finiscono per essere evidenziate più le scocciature, gli obblighi, le attenzioni e le cure per l'eventuale animale in casa, allora meglio lasciar perdere..
RispondiEliminami consolo con la gatta di mia sorella, quando vado a trovarla, guardo i braccioli sbeccati dei divani, le sedie malconce, televisori, vasi e suppellettili varie messe in sicurezza e mi diverto ad accarezzarla con un sorriso..
Io ho un cane barboncino, Tobya, che non è esagerato dire che è un compagno affettuoso e fedele. Fa parte della famiglia ( anche senza cadere nelle esagerazioni di molti che considerano gli animali domestici come loro figli ). E' intelligente e sempre pronto alle coccole: capisce e si fa capire.
RispondiEliminaPrima di lui ho avuto il Cipolla, un piccolo maltese che è stato in famiglia per ben 19 anni : devo dire che il loro accudimento non mi è mai pesato e durante i viaggi gli avevo trovato un' altra casa sicura con due maltesine pronte ad accoglierlo.
E prima ancora c'era stato Nicolò ( detto Cocò ), un bellissimo esemplare di coker...
e poi..... la candida Dolly... e poi Nerone.... e poi... e poi....
Si sarà capito che io - senza la presenza di un cane fedele - scelgo di non stare !
E i gatti ? direte. C'è stato anche il tempo di questi adorabili felini, che andavo a raccattare lungo le ripe di un torrente ( vicino a casa ) dove - neonati - li andavano a buttare...
Sono sempre dell' idea che TUTTI gli animali ( con diverse caratteristiche ) abbiano qualcosa da insegnarci, oggi più che mai.
Annoiare no di certo. E quanta compagnia fanno e quanto bene fa sperimentare la fiducia incondizionata che ripongono in noi... ( e per giunta non sono così permalosi e suscettibili come gli umani ! ).
RispondiEliminaBuona giornata, Alberto.
Appunto....
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