Bisognoso di una febbre...
" Ferite emozionali" è un libro intensamente dominato da sensazioni e percezioni, che promuove e sostiene la personale e accogliente corrispondenza con il mondo; l' attraente e appassionante conoscenza degli altri lungo il cammino labirintico e disincantato della vita, nello spontaneo e persistente percorso di ogni incantesimo nelle relazioni affettive.
L' estate parte dai campi
e insieme ai contadini
canta una lingua universale
di risate incerte
tra vecchi cappelli imbevuti dal sudore del tempo
" Ridi, ridi, " mi dicevi " che quando piove e nevica
riderà chi porterà questi stivali "
E sventrando la terra con i colpi secchi
e nervosi della tua dignità
ti rendevi un guerriero,
autenticando il tuo secolo vestito di stracci.
***
Non è oblio
se non si sa
distinguerlo mentre
osservo
il fondo del bicchiere
in cerca di una calma
versata
che mi ristori
dalla voglia di
punirmi.
Dalla tua piovono
risate
a vanificare il
tentativo
di crescere e
maturare nella
ragione
trasfigurandoti
nell' offesa
con abile puntualità.
***
Dove ti porterai oggi
con le tue scarpe
nuove
che fanno male alla
strada
quando intralcia gli
sguardi altrui ?
E le tue timide mani
di cui ti affanni di
dimenticarti
che splendono
dentro,
lasciano cadere un
fragile sorriso.
***
Bisognoso di una
febbre
che mi avvinghi a sé
e solleticandomi con
dolore
vigili sul tepore della
domenica
stridendo
la sofferenza.
***
Il paese non è qui
ma una tua civiltà
si è fatta strada
senza scuse.
Ore come queste mi
acclamano
ma senza fidarmi
mostro il sospetto
per quello che è già
trascorso.
***
Alla tua pace
invochi con libero scambio
la propria cura con la sorte.
Che lo sforzo non ti mortifichi
senza renderti sobria
dei tuoi anni.
***
Assaporo il tuo verso
mentre mi reclami,
volgendoti a ricordarmi
quanta audacia serve la sorte
per esprimersi nelle sue forme.
Cerco la traduzione di chi
a mio parere,
possa svelarmi come vivere
prima ancora di sapere e di trascrivermi
lasciandomi scegliere il rimedio.
Luca Andrea Marino da Ferite emozionali
Ma la cerchiamo davvero una "traduzione" a nostro parere?! Qualcuno, qualcosa che ci sveli lasciando scegliere a noi il rimedio?! Non è l'escamotage di chi non si fida?! Forse davvero una febbre che ci renda dipendenti, bisognosi, fragili..
RispondiEliminaForse.
RispondiEliminaMa sperimento sempre di più nella mia vita che la " salvezza" non ci viene da fuori, ma bisogna cercarla dentro di noi - con fatica, certo - stringendo i denti - di sicuro.
Ma siamo più forti di quel che crediamo.
Una volta - si - mi sentivo come un bicchiere di cristallo: ma la testardaggine - a volte - con cui affronto la vita, restituendomi un' immagine che di me non avevo, mi ha resa più sicura delle mie potenzialità e più combattiva.
Ciao.
Mi pare che funzioni. Ciao Guglielmo
RispondiEliminaCi ho messo un intero pomeriggio, ma - prova e riprova - ce l' ho fata...
RispondiEliminaGrazie.