venerdì 14 febbraio 2025

LE FERITE EMOZIONALI DI LUCA

 


                                                                    Bisognoso di una febbre...



" Ferite emozionali" è un libro intensamente dominato da sensazioni e percezioni, che promuove e sostiene la personale e accogliente corrispondenza con il mondo; l' attraente e appassionante conoscenza degli altri lungo il cammino labirintico e disincantato della vita, nello spontaneo e persistente percorso di ogni incantesimo nelle relazioni affettive.




L' estate parte dai campi 

e insieme ai contadini

canta una lingua universale

di risate incerte

tra vecchi cappelli imbevuti dal sudore del tempo


" Ridi, ridi, " mi dicevi " che quando piove e nevica

riderà chi porterà questi stivali "


E sventrando la terra con i colpi secchi

e nervosi della tua dignità

ti rendevi un guerriero,

autenticando il tuo secolo vestito di stracci.



                                               ***


Non è oblio

se non si sa

distinguerlo mentre

osservo

il fondo del bicchiere

in cerca di una calma

versata

che mi ristori

dalla voglia di

punirmi.


Dalla tua piovono

risate

a vanificare il

tentativo

di crescere e

maturare nella

ragione

trasfigurandoti

nell' offesa

con abile puntualità.



                                                    ***


Dove ti porterai oggi

con le tue scarpe

nuove

che fanno male alla

strada

quando intralcia gli

sguardi altrui ?


E le tue timide mani

di cui ti affanni di

dimenticarti

che splendono

dentro,

lasciano cadere un

fragile sorriso.



                                             ***


Bisognoso di una 

febbre

che mi avvinghi a sé

e solleticandomi con

dolore

vigili sul tepore della

domenica

stridendo

la sofferenza.



                                          ***


Il paese non è qui

ma una tua civiltà

si è fatta strada

senza scuse.


Ore come queste mi

acclamano

ma senza fidarmi

mostro il sospetto

per quello che è già

trascorso.



                                              ***


Alla tua pace

invochi con libero scambio

la propria cura con la sorte.

Che lo sforzo non ti mortifichi

senza renderti sobria

dei tuoi anni.



                                      ***


Assaporo il tuo verso

mentre mi reclami,

volgendoti a ricordarmi

quanta audacia serve la sorte

per esprimersi nelle sue forme.


Cerco la traduzione di chi

a mio parere,

possa svelarmi come vivere

prima ancora di sapere e di trascrivermi

lasciandomi scegliere il rimedio.




                  Luca  Andrea  Marino    da     Ferite emozionali



4 commenti:

  1. Ma la cerchiamo davvero una "traduzione" a nostro parere?! Qualcuno, qualcosa che ci sveli lasciando scegliere a noi il rimedio?! Non è l'escamotage di chi non si fida?! Forse davvero una febbre che ci renda dipendenti, bisognosi, fragili..

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  2. Forse.
    Ma sperimento sempre di più nella mia vita che la " salvezza" non ci viene da fuori, ma bisogna cercarla dentro di noi - con fatica, certo - stringendo i denti - di sicuro.
    Ma siamo più forti di quel che crediamo.
    Una volta - si - mi sentivo come un bicchiere di cristallo: ma la testardaggine - a volte - con cui affronto la vita, restituendomi un' immagine che di me non avevo, mi ha resa più sicura delle mie potenzialità e più combattiva.
    Ciao.

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  3. Mi pare che funzioni. Ciao Guglielmo

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  4. Ci ho messo un intero pomeriggio, ma - prova e riprova - ce l' ho fata...
    Grazie.

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