domenica 30 giugno 2024

LA LIBERTA' DI FERNANDA

 


                                                                   Fernanda Romagnoli



Fu pura diserzione.

Silenziosa vedetta mi scortava

all'estuario del tempo.

Lo spazio si sfilava dai miei piedi,

mal cucito sudario.

Non c'era qui altro metro che l'eterno.

Non v'era riva fuor che lo splendore.

Mia minuscola lampada - arsa viva!


Salivo libera, appena appesantita

dalla parte del cuore.

Scioglieva il sale della mia memoria

l'aria che ospitò Eva.


Ma adesso - era possibile? -

sentivo rifluire in me un raduno

d'indicibile assenza, e mi moriva

laggiù, come la bestia di nessuno,

la vita che m'ero portata sempre addosso

malvista carceriera.


Lei pagava il mio scotto.

Oh libertà :

che c'è di libero in questo?

era nel patto l'eccidio degli sciami

per fuoco, che m'inseguono

" Occhi" avvampando in volo  " Labbra, mani"

e " Siamo noi " con pula di ricordi.


Mi avranno, prima o poi.

Io sono stanca di essere tutta pura.

E' il peso della mia costola, il tremendo

tirante che mi trascina altrove. Dove?

" Fermati, il luogo è questo ".

Sorrido " Riconosco :

la caverna del cuore! ".

Io qui li attendo.

E bianca come una monaca che abiura,

mi svesto di te, libertà.




                       Fernanda  Romagnoli  da   Il tredicesimo invitato



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